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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Antidoto al pensiero debole (podcast e testo scritto)

Esiste un antidoto per  questa società liquida, in cui lo spazio estetico dilaga (Bauman) , alimentato e sostenuto dal pensiero debole (Vattimo) ?  Ascoltiamo il podcast di Elikya (radio dei Missionari comboniani) e leggiamo il testo. Data la complessità dell'argomento, non contenibile in un messaggio audio, il testo scritto offre qualche precisazione in più. Ascolta "Elikya, la speranza del Vangelo senza confini, Mariarosa Tettamanti, formatrice diocesana, Milano, 28 settembre" su Spreaker. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 9, versetti da 7 a 9. Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo. I sentimenti del re Di quali avvenimenti ha sentito parlare Ero

Le persecuzioni fraterne (podcast e testo scritto)

Le persecuzioni fraterne: una specie di ossimoro che talvolta trova riscontro nella realtà. I due livelli della correzione fraterna e un po' di chiarezza su alcuni episodi inquietanti. Si tratta di un argomento delicato: ringrazio gli amici che mi hanno offerto consulenze preziose. Nel post troviamo il podcast di Elikya (radio dei Missionari comboniani) e il testo scritto.  Ascolta "Elikya, la speranza del Vangelo senza confini, Mariarosa Tettamanti, formatrice diocesana, Milano, 10 Settembre" su Spreaker. Dal Vangelo secondo Matteo, capitolo 18, versetti da 15 a 20. «Se il tuo fratello commetterà una colpa (contro di te: sembra da rigettare), va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pag

L'alternativa - Antefatto e 1* puntata - Mariam e i suoi figli

Ho ricevuto questa mattina, nella cassetta della posta, un pacco di fogli che ho letto sorprendendomi non poco. Si tratta di una storia a puntate. Pubblico la prima e, dato che non voglio tediare nessuno, pubblicherò le altre soltanto se almeno uno dei lettori, che forse avrò la ventura d’incontrare, mi dirà di farlo. Mariarosa T. Prefazione Ci fu un tempo nella mia vita in cui fui costretta a stare chiusa in camera con un forte dolore al trigemino. Tra i fumi dei farmaci che lenivano poco e male il dolore e i momenti in cui le fitte si facevano insopportabili, oltre a pregare e a stare in compagnia dei miei nipoti, poiché sembrava che i miei giorni dovessero finire in quella specie di tomba, volli inventarmi un’esistenza alternativa, una vita che fosse l’opposto di quella che mi ero scelta. Incominciai a scrivere e per un po’ di giorni la cosa funzionò, poi smisi.  Ripresi a scrivere anni dopo, quando mi trovai di nuovo chiusa in casa come miliardi di persone in tutto il mondo, per l’

L'alternativa - 2* Puntata - Meg

L'alternativa (racconto a puntate - seconda puntata) 2.  Meg Due calci al pallone e tutti tornarono ai loro doveri: Joseph e Pierre al laboratorio di ricerca, James e Andrea all’Università, John in seminario, Miriam al liceo. La ali color dell’acqua di Micael si richiusero per lasciarli passare e poi si riaprirono di nuovo. A casa rimasero Meg e Lazàr. Il piccolo si addormentò quasi subito e Meg giocò con Leo, uscito dal parco per lei. Era sempre uno spettacolo vedere le grosse zampe del leone insinuarsi sotto il corpicino della bambina, per aiutarla a fare le capriole, e lasciare che la piccola si aggrappasse alla criniera con le manine e gli coprisse gli occhi nell’antico gioco del “Chi è?”. Anche Rafael, mentre sparecchiava, sorrideva leggermente, fermandosi qualche secondo a guardare, e Mariam era pronta a scommettere che anche l’austero Micael facesse la stessa cosa. Alle 14.00 in punto il grosso leone si accucciava e Meg si sedeva sul suo dorso forte, per farsi portare al ta

L'alternativa - 3* Puntata - Andrea

L'alternativa (racconto a puntate - Terza puntata) 3  Andrea Entrò nella camera di Andrea: il ragazzo era scuro in viso e lei comprese che l’aspettava la solita lotta. “Stasera saltiamo, puoi andare a letto”. Mariam si sedette sul letto, si chinò sul figlio, gli spettinò i capelli. “Perché?” chiese “Perché non serve a niente”. Mariam pensò dapprima di tentare un approccio scherzoso, ma qualcosa nell’espressione del figlio le fece cambiare idea. “Tu sai che non è vero” disse. Alzò le coperte e aggiunse: “Pensi che le tue gambe sarebbero così belle e non completamente rattrappite se non ti fossi curato in questi anni?”. “A che cosa serve che siano belle se non le posso usare?” “Anche questo non è vero. Pensa a tutti i passi che hai fatto e a come sei più autonomo rispetto al passato”. “Se devo restare così, è meglio che muoia. Voglio essere come gli altri”. “Siamo proprio giù questa volta” pensò Mariam preoccupata. “Certamente migliorerai, ma nessuno per ora può dirti quanto”. Baciò

L'alternativa - 4* Puntata - Il Custode

L'alternativa (racconto a puntate - Quarta puntata) 4  Il Custode Due volte alla settimana Mariam aiutava Rafael, il Guaritore, nel piccolo ambulatorio dietro casa. Portava con sé Lazàr addormentato nel suo cesto e si dedicava ad attività come piccole medicazioni, prelievi di sangue da far esaminare a Joseph, iniezioni, misurazioni di pressione e temperatura. Aveva acquisito un minimo di competenza infermieristica nella sua vita precedente, il resto lo aveva imparato da Rafael. Vicino all’ambulatorio tenevano una piccola camera con un lettino e un bagno per i casi più gravi, in attesa di ricovero. I pazienti erano tutti di colore, perché i pochi bianchi presenti a Lumuro si rivolgevano direttamente ai medici dell’ospedale. Sussultò per la meraviglia, quindi, quando vide davanti a sé un bambino bianco di circa 10 anni, pallido e molto magro. Alzò gli occhi in cerca della madre, ma invece di una donna vide il Custode. Mariam si spaventò: sapeva che nessuno avrebbe potuto né dovuto ve

L'alternativa - 5* Puntata - Daniele

L'alternativa (Racconto a puntate - Quinta puntata) 5  Daniele Venne purtroppo troppo presto il giorno del Grande Passo: Mariam lo capì vedendo l’espressione solenne che si era dipinta sul volto del Custode. Urlò silenziosamente, prendendosi il capo tra le mani. Daniele la chiamò: “Mamma, vieni a mangiare con me”. Mariam prese una tazza, versò del latte, aggiunse zucchero e pane e si avvicinò al piccolo. “Devi mangiare con me” insistette lui. Allora Mariam prese un altro cucchiaio e mangiarono un po’ ciascuno. La donna sperò contro l’evidenza: forse aveva visto male, forse c’era ancora un po’ di tempo. Dopo aver mangiato, Daniele chiese di dire le preghiere e poi disse ciò che lei non avrebbe mai voluto sentirsi dire: “Mamma, non voglio più morire, voglio restare sempre con te”. Mariam era disorientata, sgomenta, non sapeva che cosa dirgli… Fu allora che il Custode per la prima volta si mosse, prese tra le mani il viso del bambino, l’accostò al suo e senza parole gli ricordò com’er

L'alternativa - 6* Puntata - La visibilità dell'invisibile

L'alternativa  (Racconto a puntate - Quinta puntata ) 6  La visibilità dell’invisibile Quando si svegliò, trovò Josef accanto al letto. Le sorrideva: “Pensavo che non ti saresti svegliata più. Ora andiamo a casa, i ragazzi hanno aspettato anche troppo”. Non le chiese dove fosse finito il bambino e Mariam non disse niente. Le dispiaceva lasciare la cameretta, ma Josef non le permise d’indugiare. Nel giardino di casa trovò tutti i figli che aspettavano in silenzio il suo arrivo. Li abbracciò e mormorò a Josef: “Portami nella nostra camera, sono ancora stanca”. Josef l’accompagnò e le mostrò qualcosa sul comodino accanto al letto: era una bellissima fotografia di Daniele tra le sue braccia. L’obiettivo l’aveva colto in un momento di gioia. Mariam guardò gli occhi luminosi del figlio e di nuovo le spuntarono le lacrime. Josef l’abbracciò a lungo, senza fretta, poi la spogliò, l’aiutò a infilarsi la camicia da notte e la mise a letto. “Di’ ai ragazzi di non venire per ora, voglio stare

L'alternativa - 7* Puntata - Una storia nella storia

L'alternativa  (Racconto a puntate - Settima puntata) 7 Una storia nella storia Qualche sera dopo, Mariam, entrando nella camera di Andrea per la buona notte, lo trovò di nuovo con l’espressione cupa. Appena si fu avvicinata al letto, il ragazzo l’aggredì: “Si può sapere perché avete adottato un disgraziato come me? Capisco James, che è bello, sportivo e intelligente, ma io?”. Mariam sussultò: “Chi ti ha detto che siete stati adottati?” “L’ho capito da solo. I Salvadores veri sono perfetti. E bianchi.” “Ti racconterò tutto, ma non ora, perché me l’hai chiesto in maniera offensiva. Tu non sei un disgraziato e non sei imperfetto: dicendo queste cose tu offendi me, che sono tua madre. Ti consiglio di chiedermelo in un altro modo se vuoi una risposta”. Lo guardò addolorata e se ne andò, senza i soliti gesti affettuosi. In camera sua si strinse a Josef e insieme si chiesero se avessero sbagliato a non dire niente ad Andrea riguardo la sua origine. Da piccolo James aveva elaborato una su

L'alternativa - 8* Puntata - Il viaggio

L'alternativa  (Racconto a puntate - Ottava puntata) 8 Il viaggio Un giorno arrivò, in parte annunciata, la notizia che a Giuseppe e Pietro Salvadores era stato conferito il premio Nobel per la ricerca medica. Mariam, il marito e il figlio si riunirono nel laboratorio per parlarne. Non si nascondevano l’importanza dell’avvenimento, ma erano tentati di rispondere con un bel “grazie” e declinare l’invito, come avevano fatto altre volte con premi meno importanti. Sulla vecchia Terra erano ormai diventate decine le leggende su questi due misteriosi Salvadores, che arrivavano puntualmente a pubblicare i risultati di importanti ricerche, ma poi non ritiravano mai personalmente i premi. Una rivista aveva perfino avanzato l’ipotesi che si trattasse di due frati cistercensi costretti a non presentarsi dalla regola del proprio ordine. Un giornale aveva ipotizzato l’esistenza di due alieni, mandati in incognito ad aiutare i poveri terrestri e qualcun altro parlava di due carcerati ravveduti c

L'alternativa - 9* Puntata - Il volo

L'alternativa  (Racconto a puntate - Nona puntata) Nel regno dell’inverosimile 9  Il volo Atterrarono a Fiumicino e si godettero Roma per tutta la giornata seguente. Furono ricevuti dal Papa, che ebbe per tutti parole di affetto e si fermò a parlare a lungo con John. La mattina dopo, molto presto, mentre i ragazzi dormivano ancora, nel vano della porta si stagliò la figura luminosa di Rafael: era ora di andare. Mariam diede un bacio a Josef e uscì. Dopo pochi passi i suoi piedi non toccavano più la terra e poi si alzarono nell’aria fresca. Era bellissimo uscire dalla pesantezza del corpo, camminare dentro il cielo, volare come i gabbiani. All’alba erano sopra Milano e poco dopo furono nelle radici di un tempo, nella terra del lago. Scese leggera e si mescolò tra la gente. Come si aspettava, nessuno la riconobbe. Mariam si avvicinò al suo vecchio cortile e un nodo di commozione le serrò la gola: vide le sorelle, i fratelli, i nipoti, vide la loro felicità e si sentì profondamente co