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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Beatrice, Francesca... o Gemma?

Lettura femminile e semi psicanalitica delle donne del sommo poeta… e della nostra speciale individualità. Siamo abituati a dire “Dante e Beatrice, Petrarca e Laura, Boccaccio e Fiammetta…” e questo è molto bello, perché si riconosce da subito che la poesia non può abitare la mente di un uomo (e di una donna) se non è frequentata anche dalle grazie e dalla forza vitale dell’altro sesso. Non a caso, con la concretezza propria della fede, si dice che le consacrate sono spose di Cristo e i consacrati lo sono della Chiesa. Così potremmo continuare per lungo tempo: Giacomo e Silvia Rimembriancora (questo il cognome di Silvia secondo un mio scolaretto) ad esempio… A volte l'altro "di genere" non c’è, ma allora la poesia irrompe dalla sua mancanza: Verrà la morte e avrà i tuoi occhi . (Pavese) L’universo femminile di Dante però non si esaurisce con Beatrice. Sono almeno cinque le donne fondamentali nella sua vita e hanno tutte nomi bellissimi: Maria, Lucia, Beatrice, Gemma e Fra

Basta per piacere, non è più tempo!

Il mandato educativo nei tempi del covid. Leggo su “Avvenire” del 2 marzo, in un articolo intitolato Giovani incoscienti uno schiaffo al lutto di Alberto Caprotti, la seguente testimonianza: "Abbiamo il diritto di divertirci, il resto non mi interessa” diceva un giovane alle telecamere della tv emergendo smascherinato dalla discoteca a cielo aperto sabato sera sui Navigli di Milano, con gli occhi alcolici e il ghigno della sfida stampato sul volto.  Una lettura che mette i brividi, che non può non interrogare con violenza chi come me ha dato grande parte della vita all’educazione e alla scuola: in che cosa abbiamo sbagliato? Poi leggo su un giornale locale del comasco la seguente notizia: Davide, otto anni, scrive a Draghi: “Aprite la scuola”   e subito dopo la chiosa della commossa maestra: “I nostri bambini hanno bisogno di esprimere il disagio che stanno affrontando” . Sacrosanto: ma una volta raccolto il disagio, come si può aiutare un bambino a misurarsi in modo positivo con

Le beatitudini nel tessuto della famiglia

Continuiamo il lavoro incominciato nel precedente post (“Dalla presenza alla vicinanza”) con l’intento di offrire altre strategie adatte a trasformare una catechesi programmata per incontri in presenza in una catechesi in uscita, a forte coinvolgimento familiare. (CIVF-Catechesi dell'Iniziazione a Vicinanza di Famiglie). L’incontro si riferisce al primo e secondo tempo della terza tappa del sussidio “Con Te! Cristiani” (quarto anno della catechesi IC della diocesi di Milano), pp. 32-35  Che cosa hanno già scoperto i ragazzi prima di incominciare questo percorso?  I ragazzi hanno concluso il lavoro sui comandamenti, scoprendoli e approfondendoli come dono di Dio che orienta la nostra vita. Dove vogliamo arrivare? (Obiettivo principale) Vogliamo introdurre i ragazzi nella scoperta della felicità secondo Gesù, quindi nella scoperta delle beatitudini. Durata Diamo tutta la consegna in una sola volta. Il numero e le date degli incontri verranno decisi dalle famiglie durante il corso del

Dalla presenza alla vicinanza

I comandamenti nel tessuto familiare. Come passare da una catechesi in presenza, che permette una ricchezza esperienziale di tipo relazionale, ludico e comunicativo a 360 gradi, ad una catechesi “da remoto o a distanza” e quindi chiamata, come dicono gli stessi termini, a riempire un’inevitabile lontananza? Abbiamo in questo blog diversi post che affrontano l’argomento, riportando vari esempi di catechesi on line : ebbene, da tutti si evince che la catechesi digitale può e deve diventare un’occasione imperdibile per creare vicinanze prima impensabili con le famiglie, per trasformare i ragazzi in missionari e catechisti dei loro stessi genitori (e viceversa), per risvegliare la fede degli adulti attraverso la scoperta di una preghiera bella e potente, perché capace di unire. Continuiamo su questa strada con un altro esempio, riferibile alle pp. 26-31 del sussidio Con Te! Cristiani della Diocesi di Milano. Anche questa volta si tratta di sciogliere e smembrare i contenuti, in modo da ric