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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

"Se tinte se tantum meum"

Ecco un episodio evangelico che si potrebbe intitolare "Elogio della fede". C ondotti per mano da un centurione romano, p artiamo da un gioco imitativo dei bambini e arriviamo, dopo essere passati attraverso un'immersione nei significati della fede, a comprendere meglio la missione "ad gentes, inter gentes e cum gentibus". Un bel viaggio semantico e spirituale. Dal Vangelo secondo Matteo, capitolo 8, versetti da 5 a 11. Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va'!” ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa' questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandol...

La cifra alta prima della virgola

Chi con l'esempio e la preghiera per la nostra conversione intenerisce oggi lo sguardo di Gesù, come fece la vedova nel tempio? Chi, nei... "libri contabili" di Dio, scrive una cifra alta prima della virgola? Seguitemi e lo scoprirete. Testo scritto e podcast: per ascoltare, cliccare sul triangolino bianco nel cerchietto giallo. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 21, versetti da 1 a 4 Alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere». La testimonianza Buongiorno a tutti. Per la quarta volta vengo chiamata a commentare l’episodio dell’obolo della vedova.  Questa volta però mi sono chiesta: ma come posso io entrare nella vita e nel cu...

Quando ci vuole ci vuole

Come si concilia la mitezza di Gesù con la frusta di cordicelle, il rovesciamento dei tavoli dei cambiavalute e la cacciata dei mercanti dal tempio? Troviamo la chiave di lettura dell'episodio nella morale eteronoma dei bambini e nell'atteggiamento corretto degli educatori. Per ascoltare dal podcast di Elikya, dei Missionari comboniani, cliccare sul triangolino bianco nel cerchietto giallo. Buon ascolto e buona lettura!  Dal Vangelo secondo Giovanni, capitolo 2, versetti da 13 a 22. Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tu...

Estasi

Oggi è il giorno dei Santi. Andiamo alla loro scuola, per imparare la lezione delle Beatitudini, cioè in definitiva per apprendere a essere felici. Seguitemi nell'estasi, ascoltando dal podcast dei Missionari comboniani e/o leggendo dal testo scritto. Per sentire l'audio, cliccare sulla freccina bianca nel cerchietto giallo. Dal Vangelo secondo Matteo, capitolo 5, versetti da 1 a 12a. Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, ...

Il fico e la torre

Da Caino in poi c'è stata sempre un'altra possibilità per i peccatori , nel cuore di Dio: lo dice la parabola del fico sterile secondo Luca. Ma c 'è anche un avvenimento del nostro passato al quale nessuno più vuole pensare, eppure avrebbe ancora molto da dirci. Proviamo a scoprire qual è e cerchiamo di recuperare ciò che ci ha insegnato.  Leggiamo e ascoltiamo dal podcast pubblicato dai Missionari comboniani. Per sentire clicchiamo sulla freccina bianca in cerchio giallo. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 13, versetti da 1 a 9. In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e...

Le ragioni dell'insistenza (testo scritto e podcast)

Ritorniamo sul discorso che segue il «Padre nostro», in cui Gesù raccomanda l'invadenza nella preghiera, e scopriamo le ragioni di questa strana raccomandazione. Possiamo leggere e/o ascoltare dal podcast dei Missionari comboniani. Per sentire l'audio, cliccare sulla freccina bianca nel cerchietto giallo. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 11, versetti da 5 a 13. Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli; e se quello dall'interno gli risponde: “Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede, riceve e chi cerca tr...

Il segreto dei santi (testo scritto e podcast)

Strano maestro un uomo che «non ha dove posare il capo», improbabile Messia uno che finisce giustiziato su una croce. Eppure se siamo dei salvati lo dobbiamo a Lui. Vediamo allora di conoscere un po' meglio le motivazioni del suo strano modo di agire e magari di copiarlo, qua e là, come saremo capaci. Leggiamo dal testo scritto e/o ascoltiamo dal podcast dei Missionari comboniani: per sentire, cliccare sul triangolino bianco nel cerchietto giallo. Grazie. Dal vangelo secondo Luca, capitolo 9, versetti da 57 a 62 Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui r ispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Sig...

Quanto vale il dubbio (testo scritto e podcast)

Sapevate che tutti noi riceviamo un dono da distruggere, anziché da custodire e conservare? Scopriamolo insieme leggendo e/o ascoltando dal podcast dei Missionari comboniani. Per sentire, cliccare sul triangolino bianco nel cerchietto giallo. Grazie. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 16, versetti da 19 a 31 «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente...

E cercava di vederlo (testo scritto e podcast)

Da Erode a Gesù a noi, dal passato simulando il presente, a un presente  agganciato al passato attraverso il Maestro, per impostare un viaggio interiore alla ricerca della bellezza e dell'amore. Testo scritto e letto nel podcast dei Missionari comboniani. Per ascoltare, cliccare sul triangolino bianco nel cerchietto giallo. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 9, versetti da 7 a 9. Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo. Se fosse oggi... Leggo questo testo e non posso non pensare che oggi, con i social, ci sarebbero meno problemi: si moltiplicherebbero le interviste a Gesù, si rincorrerebbero le testimonianze, i maggiori programmi televisivi si contenderebbero il p...

L'invidia e gli occhiali del finto sdegno (testo scritto e podcast)

  Terza e ultima puntata dedicata all'invidia (le prime due in Mt 13,54-58), per scoprire che forse ci riguarda più di quanto crediamo. Leggiamo e/o ascoltiamo dal podcast registrato per i Missionari comboniani. Per sentire, cliccare sulla freccina bianca nel cerchietto giallo. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 4, versetti da 16 a 30. Venne a Nazaret, dove era cresciuto e, secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista, a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del Signore. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è ...