Tutte le attività proposte sono state svolte con ottimi risultati in almeno cinque scuole dell'infanzia e della primaria della provincia di Como. Ringrazio le colleghe che le hanno sperimentate con me, in particolare le compagne di una vita: Antonella, Daniela e Margherita.
Sfondo integratore dell'itinerario è la storia di Elio, che si trova in questo stesso blog (settore scuola, alfabeto, lettera E), e narra la vicenda di un elefantino smarrito dal branco, quando era neonato, e cresciuto con i gorilla. Elio vive la sofferenza di sentirsi diverso e di non sapere chi egli sia veramente. Di scoperta in scoperta, di relazione in relazione, ritroverà col tempo identità, autostima e appartenenza al suo gruppo sociale.
Il percorso si muove su due piani in successione:
1. racconto, comprensione e memorizzazione ludica della storia;
2. da Elio ai bambini, per conoscere se stessi sotto diversi punti di vista (corporeo/sensoriale, emotivo, relazionale/affettivo, storico, espressivo, cognitivo...) e imparare ad apprezzarsi.
L'itinerario si snoda attraverso diversi laboratori a sfondo ludico, che presentano degli obiettivi specifici, oltre alla finalità generale declinata nell'introduzione: si va dal laboratorio linguistico a quello storico, da quello scientifico a quello dei linguaggi extra verbali, dall'alfabetizzazione emozionale all'educazione affettiva alla resilienza. Il tutto all'insegna della creatività e con frequenti immersioni nella logica.
Nella scuola dell'infanzia il percorso può orientare, se non sostituire, tutta la programmazione annuale. Nella scuola primaria i laboratori possono procedere contemporaneamente: alcuni richiederanno pochi incontri, altri esigeranno tempi più lunghi, ma tutti possono inserirsi perfettamente nel programma di classe.
Ovviamente non è obbligatorio aprirli tutti né svolgere ogni attività, anche perché non tutto il materiale presentato è adatto ad ogni età e classe. Ci sono ad esempio delle esercitazioni che potrebbero essere attuate soltanto a partire dalla seconda primaria, perché richiedono dei pre-requisiti che prima difficilmente i bambini possiedono, e quindi con i più piccoli andrebbero alleggerite o modificate; altri esercizi sono al contrario troppo semplici per gli scolari della primaria.
L'itinerario quindi, pur essendo organico e coerente, va considerato più che altro un contenitore di suggerimenti, da scegliere in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere e alle caratteristiche dei destinatari. Anche l'insegnante di religione, come dimostro più avanti, può agganciarsi al percorso, a partire non tanto dalla storia di Elio quanto dalle attività svolte, per orientare le scoperte in senso religioso.
Attività del percorso
Obiettivi specifici: sviluppare le capacità di ascolto e comprensione, la creatività, la memoria sequenziale e l'orientamento temporale attraverso il concetto di successione; potenziare le capacità di sintesi; favorire lo sviluppo delle abilità relazionali e dell'autonomia.
a) Lettura della storia. É bene che siano l'insegnante o l'educatore a leggere la storia di Elio, mentre i bambini ascoltano. Sarebbe opportuno addentrarsi nella narrazione gradualmente, fermandosi ogni volta in cui l'elefantino riparte alla ricerca di sé stesso e riprendendo il racconto in un secondo tempo, in modo da accendere la curiosità e l'interesse. Solo alla fine i bambini scopriranno la vera natura del protagonista, al quale si saranno nel frattempo affezionati, identificandosi nella gioia e nella sofferenza.
b) Dopo aver ascoltato la storia, i bimbi vengono invitati a giocare, per verificare la comprensione. Ad esempio, si possono scrivere alla lavagna o su un cartellone i nomi di diversi animali e sollecitare i bambini ad alzarsi in piedi (o compiere un qualunque altro gesto) quando vedono comparire il termine ELEFANTE, oppure quando appaiono i nomi degli animali citati nel racconto.
c) L'attività funziona come un normale gioco dell'oca. Occorre stampare l'immagine che segue ingrandendola su un foglio A3, incollarla su un cartoncino, procurarsi dadi da gioco e segnalini e far giocare i bambini in coppia, seguendo le istruzioni al centro del foglio. In questo modo i bimbi rivivranno divertendosi le avventure dell'elefantino e fisseranno più facilmente nella memoria la successione del racconto.Se riuscissimo a plastificare il gioco potremmo lasciarlo sul tavolo dell'auto gestione, così i bambini potrebbero usarlo nei momenti liberi, durante i quali imparano a comportarsi in modo sempre più autonomo.
d) Costruiamo il libro di Elio, rielaborando il racconto attraverso l'uso di materiali diversi.
2. Seconda parte: "Come Elio anch'io... "
2.1 Il sé corporeoLaboratorio iconico
Obiettivi specifici: migliorare la conoscenza del proprio corpo; apprendere tecniche espressive diverse; sviluppare la manualità fine; affinare la percezione e la capacità di sintesi.
"Elio viveva con i gorilla, anche se si rendeva conto di essere più lento e goffo di loro, finché un giorno vide la sua ombra e capì di non avere le mani, così comprese di essere molto diverso dai compagni. Giochiamo con l'ombra di Elio e dei suoi amici e poi con la nostra"
*1c. "Le ombre rivelano la forma dei corpi. Che cosa ci dice la nostra ombra? Scopriamolo!" Alla ricerca della nostra ombra.
Portiamo i bambini all'aperto e invitiamoli ad osservare la loro ombra. In alternativa, possiamo creare delle ombre utilizzando una fonte di luce dietro ad un lenzuolo appeso, dove far passare i bimbi ad uno ad uno. É possibile fotografare l'ombra di ognuno, mostrarla all'interessato e tenerla per la mostra finale, quando i genitori saranno chiamati a individuare il figlio, partendo dalle rappresentazioni a loro disposizione.
Al termine dell'attività, riflettiamo insieme: "Che cosa dice di noi la nostra ombra?" (Il nostro corpo è tutto unito, ma ha diverse parti, come la testa, le braccia, le gambe, le mani... Il nostro corpo può muoversi e assumere posizioni diverse...)
*1c. "C'è un altro modo per ottenere la forma del nostro corpo? Proviamo!" Ogni bambino stende per terra un grande foglio di carta da pacco, si corica sopra, apre le braccia, divarica le gambe e aspetta che un compagno o l'insegnante tracci il suo contorno; poi riempie la forma a grandi pennellate usando il colore preferito.
Secondo gruppo di attività: Le parti del corpo - Percezione analitica - Ombra e impronta
Attività n. 2a: il profilo ombra
*2a. Possiamo catturare l'ombra del viso dei bambini mettendoli di profilo con una fonte di luce dietro di loro: i bimbi a turno si siedono su una sedia rivolgendosi di lato rispetto ad una parete sulla quale si
fisserà un foglio bianco; l'insegnante traccerà il contorno del viso del bambino proiettato sul foglio e, prima di consegnarlo, sistemerà i tratti di matita; i bimbi poi potranno ritagliarlo e incollarlo su un cartoncino un po' più grande o colorarlo.
Attività da 2b a 2g: le impronte - Le estremità
"Elio pensava di essere un ghepardo come Elisa, ma poi, vedendo la sua impronta nel fango capisce di essere diverso e decide di ripartire per scoprire chi è in realtà. Anche le impronte possono dire qualcosa di noi."
*2b. Se abbiamo della neve a portata di mano, possiamo fare il gioco dell'angelo (dopo aver acquisito il permesso dei genitori).
* 2c. Le impronte delle zampe degli amici di Elio. (Cerchiamo in Internet un'immagine con impronte di animali, proiettiamole con la LIM e divertiamoci a riconoscerle con i bambini).
*2d. "Le impronte sono tutte diverse: ogni animale ha le proprie! Quali sono le nostre? Andiamo a cercarle!". Portiamo i bambini alla sabbiera e invitiamoli a camminare nella sabbia a piedi nudi per vedere le impronte dei piedi. (In alternativa si potrebbe usare della farina.)
*2e. Riempiamo con il colore a tempera le mani dei bambini e invitiamoli a stamparle su dei fogli.
*3b. Date le varie parti del loro viso, fotografato e ingrandito, invitiamo i bambini a ricostruirlo.
*3c. Usando lo specchietto, i bambini disegnano il proprio auto ritratto.
*3d. Davanti a uno specchio grande, invitiamo i bambini a riconoscere le varie parti del loro corpo (testa, collo, spalle, braccia, mani, torace, pancia, gambe, piedi ...) e a ritrarsi a figura intera. Sottolineiamo insieme la loro bellezza.
Quarto gruppo di attività: i sensi
Obiettivi specifici: migliorare la percezione sensoriale e le capacità di osservazione; potenziare la memoria sensoriale.
"Prima di scoprire la sua differenza con gli amici gorilla, Elio andava a scuola nella foresta, dove il maestro guidava gli scolari in esplorazione e insegnava loro ad usare molto bene i cinque sensi per trovare rifugio e cibo e anche per difendersi dai predatori. E noi, sappiamo usare bene i nostri sensi? Proviamo!"
*4b. Organizziamo giochi con gli occhi bendati per riconoscere profumi, suoni, sensazioni tattili e sapori.
*4c. Giochiamo con la tombola sonora.
*5a. Raccogliamo i nomi che indicano i versi degli animali e diamone altri, per l'arricchimento lessicale dei bambini.
*5b Organizziamo giochi tipo: "Se squittisce, che animale è?"
*5c. Giochiamo ai versi degli animali (suoni lunghi o corti, lunghi e deboli, lunghi e forti, corti e forti, corti e deboli + rappresentazione grafica della durata alla lavagna e sul quaderno + introduzione del termine "partitura").
"Noi abbiamo la voce. Le nostre voci sono tutte diverse: proviamo a riconoscerle!".
*5d. Organizziamo dei giochi a occhi bendati per il riconoscimento della voce dei compagni.
"Ognuno di noi ha un'impronta vocale, unica come quella digitale. Ora la registreremo."
*5e. Chiediamo ad ogni bambino di leggere a voce alta un breve testo in un audio al cellulare, per vedere la propria impronta vocale .
"Con la nostra voce noi possiamo parlare e gridare".
*5f. Inventiamo giochi e drammatizzazioni per eseguire suoni a varie altezze (sottovoce, voce bassa, voce normale, alta, altissima...) e scale di suoni.
"Con la nostra voce noi possiamo anche cantare, ma per farlo bene dobbiamo prepararci! "
*5g. Guidiamo i bambini in esercizi di respirazione diaframmatica e di intonazione (scala di do).
*5h. Insegniamo un canto adatto all'argomento del percorso (ad esempio "Siamo andati alla caccia del leon").
"Dentro ognuno di noi c'è un cuore che batte e ci permette di vivere. Ascoltiamone il battito!"
*5i. Usando un fonendoscopio, i bambini ascoltano il battito del loro cuore.
*5l. Insegniamo ai bambini a rilevare le loro pulsazioni.
"Ora useremo uno strumento particolare che si chiama metronomo per riprodurre i passi di Elisa, di Elio e i nostri"
*5m. Con il metronomo riproduciamo per i bambini il rumore del passo veloce del ghepardo, di quello lento dell'elefante e del nostro passo.
Sesto gruppo di attività: il corpo in movimento
"Gli animali amici di Elio hanno andature diverse: proviamo ad imitarli!"
*6b. Organizziamo dei giochi imitando le andature degli animali: dall'elefante al lombrico, dal cane zoppo al leone e così via.
*6c. Invitiamo i bambini ad ascoltare il "Carnevale degli animali" di Saint Saens, imitando le andature delle bestie che compaiono nel brano.
"Alla scuola dei gorilla, il maestro insegnava agli scolari anche a muoversi nella foresta, così da essere agili, silenziosi e non farsi male. In questo modo i cuccioli imparavano a correre, a saltare gli ostacoli, ad arrampicarsi, a marciare piano e velocemente, a nascondersi, a camminare in bilico sui tronchi per attraversare i ruscelli, ecc... Anche noi con il nostro corpo possiamo compiere tanti movimenti diversi. Proviamo!"
*6d. Portiamo i bambini in palestra o all'aperto e invitiamoli a seguirci e imitarci in giochi tipo "Segui il capitano" (che diventerà "Segui il maestro gorilla") così da lavorare sugli schemi motori di base (movimenti del risveglio, gattonamento, marcia, corsa, arrampicata, cavallina, corsa a ostacoli, vari tipi di salti, esercizi di equilibrio su panchine o assi...).
*6e. Invitiamo i bambini a trasporre graficamente il proprio corpo in posizione statica e in movimento, con l'aiuto di un grande specchio.
"Guardando il lago, Elio si rilassa. Impariamo anche noi a rilassarci!"
*6f. Facciamo eseguire alcuni esercizi di rilassamento.
*6g. Ogni volta terminiamo con 5/10 minuti di gioco libero, necessario per i bimbi piccoli, e soprattutto con una conversazione finalizzata a scoprire le potenzialità di movimento del corpo umano.
"Elio è stato un grande camminatore. Quanti passi avrà compiuto? Tantissimi! Quando era nelle foresta con gli amici gorilla, aveva imparato a contare i suoi passi, anche per misurare il proprio ambiente. Proviamo anche noi? Quanti dei miei passi ci sono dalla mia aula alla palestra? E dalla mia aula al cortile?"
*6h. In palestra o all'aperto giochiamo a contare i nostri passi.
*6i. Misuriamo con i passi varie distanze da un luogo all'altro, chiedendo ai bambini che ognuno di loro segni su un foglio o su un taccuino le lunghezze delle proprie misurazioni; tornati in aula, si confrontano gli appunti e si scopre che i risultati delle misurazioni non sono uguali: come mai? Dalla discussione emerge la necessità di una misurazione convenzionale e qui, se è il caso, continua il programma di geometria.
Aggancio per l'insegnante di religione: dalla bellezza del corpo all'immagine/somiglianza dell'uomo nei confronti di Dio, dichiarata nelle prime pagine della Bibbia. (Eventualmente vedi in questo blog il post intitolato "Le cartegenesi")
"Dopo aver scoperto di essere diverso dai suoi compagni, Elio avverte un senso di malessere insopportabile, piange singhiozzando, si dimentica perfino di mangiare. La stessa cosa gli succede quando scopre di non essere nemmeno un ghepardo: ha un nodo duro nella gola e ha nel cuore un continuo tormento. Quando poi, specchiandosi nell’acqua del lago, crede di essere bruttissimo, si sente sconsolato e va a stare da solo in una tana. Qual è l’emozione che sta vivendo Elio?" (É la tristezza).
"Quando la scimmietta gli fa i dispetti, Elio perde la pazienza e la sgrida: da quale emozione è spinto Elio?" (La collera o rabbia).
"Quando arriva il branco degli elefanti, Elio crede che ci sia il terremoto: sente il cuore battere fortissimo, gli tremano le zampe, non riesce a gridare e nemmeno a parlare. Qual è l’emozione di Elio in questo momento?" (La paura).
"Quando ritrova la mamma e il branco Elio sente che tutto il dolore del mondo scivola via da lui e gli sembra di diventare leggero leggero; una cosa bellissima sale piano piano nel suo cuore. Quale emozione sta vivendo ora Elio?" (La felicità).
A queste domande i bambini possono rispondere a voce, oppure alzando la paletta dell’emozione evocata.
*7b. "E le nostre emozioni quali sono? Quando ci sentiamo tristi, arrabbiati, impauriti, felici? Che cosa ci succede in quelle situazioni? Che cosa facciamo?"
NB. Per questi e altri esercizi, vedi nel presente blog il post intitolato I colori del cuore.
*9a. Avvio del quaderno delle capacità, in cui ogni bambino annota ciò che sa e conosce (filastrocche, canti, poesie, storie, barzellette, indovinelli...), ciò che sa fare (da solo o con altri, con strumenti e materiali o senza) e ciò che deve ancora imparare, ma anche eventualmente i suoi desideri, i sogni, gli incubi. Il quadernino verrà lasciato a scuola o tenuto nello zaino e compilato giorno per giorno: Oggi ho imparato... Non sono riuscito a fare................... ma domani ci riprovo.
In alternativa è possibile far compilare ai bambini un cartello come il seguente:
Obiettivi specifici: riflettere e scoprire l'importanza di affetti e relazioni; imparare ad apprezzare se stessi e i compagni; saper stare insieme e giocare con gli altri in armonia; conoscere le comunità di appartenenza, a partire dalla famiglia e dalla scuola, e i ruoli svolti dalle persone che ne fanno parte; comprendere l'importanza dei propri e altrui doveri e diritti all'interno delle comunità frequentate; scoprire la bellezza della diversità.
*10a. Impostiamo il gioco del sacchettino della memoria, le cui istruzioni troviamo, insieme a tanti altri giochi per l’educazione relazionale, in Mariarosa Tettamanti, Giochi e attività per crescere nelle relazioni in Arcidiocesi di Milano, Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi, Centro ambrosiano 2017, pp. 149/152. Possiamo introdurlo con queste parole:
"Quando scappa dai gorilla, Elio conosce Elisa, la ghepardina, e poi s'incontra con un colibrì impertinente, con una gazzella triste, una scimmia dispettosa, una zebra che ha bisogno di lui e infine con la mamma e il suo branco. Da ogni incontro l'elefantino ricava delle preziose informazioni su sé stesso e alla sera le mette nel sacchettino della sua memoria. Anche noi nei nostri incontri veniamo a sapere tante cose sulla nostra identità, perché gli altri sono come degli specchi in cui ci riflettiamo: a volte, quando qualcuno ci tratta male o mostra di non apprezzarci, ci sentiamo tristi, ma poi diventiamo felici quando qualcuno dice di amarci e di stimarci. Ora anche noi come Elio riempiamo il sacchettino della memoria attraverso un gioco che continueremo anche a casa: ricordiamoci però che solo la mamma, il papà, i nonni, le maestre, le catechiste, il don e poche altre persone possono dire qualcosa di spiacevole di noi e solo per aiutarci a migliorare; per ciò che riguarda gli altri, noi ascolteremo soltanto le cose belle che ci dicono!"
*10b. Chiediamo ai bambini di disegnare la loro famiglia e di presentarla a turno ai compagni.
*10c. Se possibile, organizziamo una prima colazione all'aperto con le famiglie.
*10d. Appendiamo i ritratti dei bambini e divertiamoci a trovare differenze e somiglianze tra di loro, per scoprire la bellezza della diversità.
*10e. Con i bambini andiamo in ricognizione nella comunità scolastica: possiamo portarli nelle classi a conoscere i compagni e le maestre, oppure mandarli a gruppetti a raccogliere i dati, magari offrendo nel contempo dei dolci agli intervistati.
*10f. Organizziamo un momento comune durante il quale riunire tutta la scuola per giocare o per una merenda insieme.
*10g. Parliamo con i bambini delle loro comunità di appartenenza (famiglia, scuola, squadra di calcio, gruppo di danza, compagni della catechesi e dell'oratorio...), per metterne in luce l'importanza nella crescita personale, ma anche i doveri che legano gli uni agli altri.
*10h. Organizziamo degli incontri con uno o qualcuno dei gruppi frequentati dai bambini, per capirne la formazione e gli scopi. Possiamo provare a far raccogliere appunti ai bimbi stessi durante l'incontro, oppure parlarne dopo, per riordinare e riunire le idee.
2.6 Il sé storico: La storia personale
Laboratorio di storia
Obiettivi specifici: saper ricostruire e conoscere la propria storia personale; imparare a riconoscere, ordinare, repertare e classificare fonti storiche di vario tipo; incominciare a scrivere semplici sintesi storiche; migliorare e ampliare la conoscenza dei concetti di successione, contemporaneità e durata; potenziare la memoria a lungo termine.
*11a L'insegnante invita i bambini a portare documenti e resti della loro vita, a partire dalle prime ecografie e dalle fotografie della mamma con il pancione per arrivare alle foto della scuola e al materiale scolastico, non dimenticando di chiedere qualche testimonianza ai famigliari. A scuola il lavoro può svolgersi nel modo seguente:
*ogni bambino ordina cronologicamente il materiale che ha portato;
*stila un elenco numerato con i nomi dei reperti classificati cronologicamente e vicino ad ogni nome scrive la data dell'uso e a che cosa è servito;
*per ogni reperto prepara un cartellino con il nome dell'oggetto e l'età che il proprietario aveva quando lo usava (esempi:
11b. Ogni bambino, guidato dall'insegnante, scrive una breve cronistoria della sua vita (Mia mamma mi aspettava dal.......... Io sono nato il ............... a............... nella clinica............... Appena nato................ Mi hanno portato a casa................ sono venuti a trovarmi............... Mia mamma si ricorda che.................. mio papà invece dice che.............. Ho incominciato a camminare a............... Ho detto la prima parola......... Mi è cresciuto il primo dentino.............. Ho incominciato a frequentare la Scuola dell'infanzia quando avevo................ La mia Scuola dell'infanzia si chiamava................. Alla Scuola dell'infanzia io ho conosciuto.............................. e ho imparato a................. Sono venuto alla Scuola primaria.............. e ho imparato.................).
2.7 Allestimento della mostra per i genitori
Tutti i laboratori
Obiettivi specifici: sviluppare le capacità progettuali e la creatività; potenziare la manualità; creare momenti allegri e divertenti tra i bambini e le loro famiglie; potenziare le relazioni all'interno delle famiglie e tra di esse.
b) Invitiamo i bambini a scrivere, illustrare e consegnare l'invito per i genitori.
c) Insieme ai bambini prepariamo la festa (decorazioni, cibi dolci e salati, bevande...).
d) Quando i genitori saranno arrivati, verranno invitati a una specie di caccia al tesoro, anzi di caccia al figlio: dovranno cioè passare da uno stand all'altro cercando il proprio figliolo. Sembra facile, ma non sempre lo è: ombre, impronte, forme, ritratti a volte non danno informazioni chiare. Saranno accompagnati dai bambini, i quali non potranno suggerire (qualcuno però lo farà e noi fingeremo di non sentire). Risate e buonumore assicurati.
e) Al termine dell'attività, quando cioè tutti i genitori avranno riconosciuto i lavori dei figli, daremo inizio alla festa con rinfresco, durante la quale i bambini canteranno la canzone imparata nel corso dell'itinerario.
Obiettivi specifici: fissare l'apprendimento relativo ai contenuti del percorso; potenziare le abilità mnemoniche a breve e lungo termine e le capacità di astrazione.
13b. Inseriamo le risposte in una tabella come la seguente, che daremo ai bambini.
LA STORIA DI ELIO |
NOI ABBIAMO FATTO |
NOI ABBIAMO SCOPERTO |
ELIO VEDE LA SUA OMBRA, VEDE LA SUA IMPRONTA NEL FANGO E LA SUA IMMAGINE RIFLESSA NELL’ACQUA. NELLA FORESTA IMPARA A USARE I SENSI. SI MUOVE NELLA FORESTA E NELLA SAVANA. DAVANTI AL LAGO SI RILASSA. |
GIOCHI CON LA NOSTRA OMBRA. CONTORNO DEL NOSTRO CORPO. PROFILO OMBRA. IMPRONTA DEI PIEDI E DELLE MANI. IMPRONTE DIGITALI . AUTO RITRATTO ALLO SPECCHIO. SELFIE. ESPLORAZIONI DEL BOSCO PER RACCOLTA DI LUCI, COLORI, RUMORI, ODORI, ASSAGGI E SENSAZIONI TATTILI. GIOCHI A OCCHI BENDATI. TOMBOLA SONORA. GIOCO “SEGUI IL MAESTRO DEI GORILLA". ESERCIZI DI RILASSAMENTO. IMPRONTA VOCALE. SCOPERTA DEL RITMO DEL CUORE. GIOCHI CON LA VOCE. CANTO. |
...IL NOSTRO CORPO CON TUTTE LE SUE PARTI: É MOLTO BELLO E PUO’ FARE TANTE COSE. OGNUNO DI NOI E' UNICO E IRRIPETIBILE. |
ELIO È TRISTE, ARRABBIATO, IMPAURITO,
FELICE. |
GIOCHI CON LE PALETTE DELLE EMOZIONI. |
...LE SITUAZIONI CHE CI FANNO SENTIRE TRISTI, ARRABBIATI, IMPAURITI O FELICI... ...CHE COSA CI SUCCEDE QUANDO VIVIAMO QUESTE EMOZIONI, CHE COSA POSSIAMO FARE. |
ELIO SI CHIEDE CHI È LUI E POI LO SCOPRE. |
CARTA D’IDENTITÀ. |
...I NOSTRI DATI ANAGRAFICI. |
ELIO IMPARA TANTE COSE. |
QUADERNO DELLE CAPACITÀ. SCALETTA DI DESSÌ. |
...LE NOSTRE CAPACITÀ E INCAPACITÀ, I DESIDERI, I SOGNI, GLI INCUBI, LE PREFERENZE... ...NOI SAPPIAMO FARE TANTE COSE E POSSIAMO SEMPRE MIGLIORARE. |
ELIO RIEMPIE IL SACCHETTINO DELLA MEMORIA. ELIO INCONTRA LA SUA FAMIGLIA. |
GIOCO DEL SACCHETTINO DELLA MEMORIA. GIOCHI DI RELAZIONE. ESPLORAZIONI NELLA COMUNITÀ SCOLASTICA E GIOCHI CON TUTTA LA SCUOLA. INCONTRI CON I GRUPPI CHE FREQUENTIAMO. DISEGNO DELLA FAMIGLIA E PRESENTAZIONE AI COMPAGNI. PRIMA COLAZIONE ALL’APERTO CON LE NOSTRE FAMIGLIE. |
...TUTTI NOI ABBIAMO DELLE BELLE QUALITÁ E CAPACITÁ ...PER OGNUNO DI NOI SONO MOLTO IMPORTANTI I COMPAGNI E GLI AMICI ...NOI TUTTI SIAMO UGUALI E ANCHE DIVERSI: QUESTO É MOLTO BELLO... ...É BELLO ASCOLTARE, COMUNICARE, AIUTARE, ANDARE D'ACCORDO, GIOCARE INSIEME, PERDONARE I COMPAGNI... ...LA NOSTRA FAMIGLIA E I GRUPPI CHE FREQUENTIAMO SONO IMPORTANTI, PERCHÉ CI FANNO STARE BENE E CI DANNO SICUREZZA. |
ELIO HA UNA STORIA, CHE INCOMINCIA CON LA SUA NASCITA, CONTINUA FINO A QUANDO RITROVA IL SUO BRANCO E CONTINUERA' NEL FUTURO. | RACCOLTA E CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI DELLA NOSTRA VITA. ALLESTIMENTO DEL MUSEO DELLE STORIE PERSONALI. RACCONTO SCRITTO DELLA NOSTRA VITA. CARTELLONE. | ...QUANDO E DOVE SIAMO NATI, COME SIAMO CRESCIUTI E TANTE ALTRE NOTIZIE. |
ELIO HA CAMMINATO MOLTO E HA MISURATO CON I SUOI PASSI IL SUO AMBIENTE. | CONTA DEI PASSI. MISURAZIONE NON CONVENZIONALE DELL'AMBIENTE. | ...A CONTARE ...A MISURARE LE LUNGHEZZE DELL'AMBIENTE CON I NOSTRI PASSI: LE MISURE NON SONO UGUALI, BISOGNA TROVARE UN ALTRO MODO PER MISURARE. |
CHE COSA ABBIAMO FATTO |
CHE COSA ABBIAMO IMPARATO |
GIOCHI CON L'OMBRA. CONTORNO DEL CORPO. PROFILO OMBRA. IMPRONTE DEI PIEDI E DELLE MANI. IMPRONTE DIGITALI . AUTO RITRATTI . SELFIE. ESPLORAZIONI NEL BOSCO PER RACCOGLIERE LUCI, COLORI, RUMORI, ODORI, ASSAGGI E SENSAZIONI TATTILI. GIOCHI A OCCHI BENDATI. TOMBOLA SONORA. GIOCO “SEGUI IL MAESTRO DEI GORILLA". ESERCIZI DI RILASSAMENTO. RILEVAZIONE DELL'IMPRONTA VOCALE. GIOCHI CON LA VOCE. CANTO. SCOPERTA DEL RITMO DEL CUORE E DELLE PULSAZIONI. CONTA DEI PASSI E MISURAZIONE DELL'AMBIENTE CON IL CORPO. |
LA BIBBIA, CIOÉ IL LIBRO SACRO DEGLI EBREI E DEI CRISTIANI, RACCONTA CHE DIO HA CREATO GLI UOMINI E LE DONNE CON UN CORPO E UN'ANIMA: PER QUESTO IL CORPO UMANO É BELLO E PUÓ FARE
TANTISSIME COSE BELLE. |
GIOCHI CON LE PALETTE DELLE EMOZIONI. QUADERNO DELLE CAPACITÀ. GIOCHI DI RELAZIONE. SCALETTA DI DESSÌ. CARTA D’IDENTITÀ. |
LA BIBBIA AFFERMA CHE DIO HA CREATO L’UOMO E LA DONNA A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA: PER QUESTO ESSI SONO CAPACI DI COMPRENDERE E DI AMARE. DIO CREDE NELL’UOMO, HA FIDUCIA IN LUI. DIO DICE CHE OGNI UOMO È UNA PERSONA UGUALE ALLE ALTRE NELLA DIGNITÀ. |
SACCHETTINO DELLA MEMORIA. |
I CRISTIANI CREDONO CHE DIO AMA GLI UOMINI E CHE PER
LUI TUTTI GLI ESSERI UMANI SONO PREZIOSI: DA DIO ESSI IMPARANO A SCORGERE LE COSE BELLE NEGLI
ALTRI E IN SÉ STESSI. |
DISEGNO DELLA FAMIGLIA E PRESENTAZIONE AI COMPAGNI. PRIMA COLAZIONE ALL’APERTO CON LE FAMIGLIE. ESPLORAZIONE DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA E GIOCHI CON TUTTA LA SCUOLA. INCONTRI CON I GRUPPI PARROCCHIALI E ALCUNI LORO ESPONENTI. |
DIO É PADRE DI TUTTI GLI UOMINI E VUOLE CHE ESSI SI AMINO COME FRATELLI: QUESTO É CIO' CHE DICE GESÚ CRISTO NEL VANGELO. I CRISTIANI FANNO PARTE DELLA CHIESA, UNA GRANDE FAMIGLIA CHE LI RIUNISCE TUTTI, NELLA QUALE SI AMANO E SI AIUTANO, SEGUENDO GESÙ CRISTO E IMITANDOLO. LA CHIESA È GRANDE E DIFFUSA IN TUTTO IL MONDO; SI DIVIDE IN CHIESE PIÙ PICCOLE, CHE SI CHIAMANO PARROCCHIE. IN UNA PARROCCHIA CI SONO TANTE PERSONE CON DEI RUOLI DIVERSI: CI SONO I PRETI, I MINISTRANTI, I CANTORI, I CATECHISTI E ALTRI. |
RACCOLTA E CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI DELLA NOSTRA STORIA PERSONALE. RACCONTO SCRITTO DELLA STORIA DELLA NOSTRA VITA. RICOSTRUZIONE SINTETICA DELLA STORIA DI GESÚ. ESPLORAZIONE DEL PROPRIO BATTESIMO E DELLA PROPRIA VITA CRISTIANA NELLA COMUNITÁ. | ANCHE GESÙ HA AVUTO UNA STORIA, PERCHÈ SI È FATTO UOMO: È NATO A BETLEMME, È CRESCIUTO A NAZARET, HA PERCORSO LA PALESTINA ANNUNCIANDO IL REGNO E PARLANDO DI DIO PADRE, È STATO CROCIFISSO, È RISORTO I CRISTIANI RICEVONO IL BATTESIMO E DA QUEL MOMENTO INCOMINCIA LA LORO STORIA CON GESÙ. |
Mariarosa Tettamanti
Immagini tratte rispettivamente da Foristicamente e www.trucchifb.com.