Rileggiamo la vicenda di Emmaus, ispirandoci ai dipinti di Arcabas, e cercando di vedere che cosa ha da dire al nostro ministero. Nel dipinto di Arcabas i due discepoli di Emmaus sono in cammino con Gesù, però non lo riconoscono: l’evidenza della sua morte è penetrata così profondamente attraverso i loro sensi, da stringere il cuore nella morsa della certezza che non lo rivedranno mai più. E questa certezza, unita alla sensazione del fallimento di una vicenda nella quale avevano creduto, è così forte e irreversibile da mettere sul volto del Maestro una specie di maschera immaginaria, che gli vela i lineamenti. Il Signore li incontra stanchi e delusi, li lascia parlare, raccoglie le loro confidenze e le loro lacrime, capisce la confusione della loro mente e lo sconvolgimento profondo del loro cuore. Solo in un secondo momento Egli parla, ma non dice chi è, non li consola, o meglio li consola nell’unico modo possibile: mostra il senso e l’essenza luminosa della croce, ...