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19. Un sogno a puntate: il racconto onirico di Linette

A volte un sogno confluisce in un altro e insieme raccontano una storia che ci riguarda nel profondo.

Anni fa, avendo tre ammalati gravi in famiglia, vissi un tempo difficilissimo, colmo di ansie, di paure e di fatiche. Di quel periodo, ricordo tre sogni in successione, a distanza di qualche mese l'uno dall'altro.
I primi due sono in realtà degli incubi. Nel primo, ero immersa nel buio: camminavo su una strada costeggiata dai boschi, sapevo che pochi chilometri mi separavano dal mio paese e a un certo punto mi  era sembrato di vedere una piccola luce, che però poi subito era  scomparsa. Ma perché le ombre della notte erano scese così presto? Eppure un momento prima c’era ancora la luce. Allora dissi a me stessa: “Devo continuare, devo arrivare a casa, non posso fermarmi qui”, ma poi capii che non ce l'avrei fatta nemmeno a muovere un passo: l’oscurità era troppo fitta. Mi fermai, ma avevo paura: dietro di me stava arrivando qualcuno e sapevo che si trattava di qualcuno che voleva farmi del male… Fu allora che mi svegliai e mi ritrovai col fiato corto a pensare: “Signore, grazie, era solo un sogno”.
Anche il secondo incubo fu terribile. Mi trovavo nei sotterranei della metropolitana di Milano ed ero inseguita da un uomo che aveva  cattive intenzioni nei miei confronti. Ad aspettare il treno non ero sola, c'era anche un signore sulla cinquantina, distinto ed elegante. Pensai: "Se riesco a far credere al mio inseguitore che sono con quest'uomo, mi lascerà stare" e così mi avvicinai a lui e tesi timidamente la mia mano, cercando di afferrare la sua. Lui però senza guardarmi spinse una sigaretta accesa sul palmo della mia mano, per allontanarla. Anche questa volta mi svegliai di soprassalto, con il cuore in gola.
Il terzo sogno mi visitò invece al termine del periodo terribile, quando tutto si stava risolvendo nel migliore dei modi. Camminavo all'interno di un paesaggio semidistrutto ma illuminato, in compagnia di tutti i miei famigliari. Eravamo guidati da un grosso leone, che ci indicava la strada e ci proteggeva. Ai lati della via sconnessa, fangosa e occupata da alberi sradicati, c'erano altri animali, di solito feroci, ma ora benevoli e protettivi. Giurerei di averli visti sorridere. Al termine del cammino ci trovammo davanti al mare, sulla spiaggia, in mezzo alla luce. Eravamo felici. 
Che cosa significano secondo te questi sogni? Anticipatamente grazie
Linette

Carissima Linette,
più che di tre sogni io parlerei di un unico episodio onirico in tre puntate. La prima puntata racconta plasticamente tutta la paura e il disorientamento che hai vissuto all'inizio del "periodo terribile" come giustamente lo chiami tu. E' chiaro che l'uomo che ti inseguiva era la personificazione della morte: era lei l'entità che temevi, quella che ti avrebbe fatto molto male portandoti via le persone che amavi. In quei momenti non sapevi che cosa fare, ti sentivi come paralizzata... 
Il secondo incubo accentua questi sentimenti e mostra l'impotenza della medicina di fronte all'aggressività delle malattie. Il terzo sogno invece è di segno opposto e comunica gioia, senso di liberazione, certezza di essere protetti e guidati. E' la fine della tribolazione e il tuo inconscio ti sta dicendo che ora puoi rilassarti e riassaporare la vita. 

Dal canto suo il Vangelo ti dice che, anche mentre tu ti sentivi spaventata e sola, Gesù c'era, non ti lasciava, era lì, sebbene tu non lo vedessi. E non ci vogliono competenze particolari per capire che era Lui il leone possente e buono che vi guidava verso la libertà e la gioia. Quanto agli altri custodi ai lati della strada, sono sicura che il tuo cuore sa di chi si tratta: potrebbero essere dei santi ai quali sei affezionata, oppure delle persone care che vivono già nella casa del Padre, o ancora degli amici che ti vogliono bene e ti sostengono, delle guide spirituali e così via. Pensaci un poco e ti sarà facile chiamarli per nome. 
Ciao bella! 
Charlotte


Immagine di copertina tratta da When I miss you di Little oil.

#interpretazionedeisogni