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L'abete che si sentiva solo


Una storia per ogni lettera dell'alfabeto: la lettera A. 

Una volta, in un cortile deserto, sorgeva un grande albero solitario. 
Era un bellissimo abete tutto verde, ma era sempre triste, perché si sentiva troppo solo. Con lui non c’era proprio nessuno, neanche un filo d’erba, neanche un fiorellino o un piccolo sasso. Ogni giorno l’abete piangeva e si lamentava ad alta voce. Solo quando calava la notte e il buio avvolgeva ogni cosa, nel suo cuore scendeva un po’ di pace.

L'incontro

Un giorno, finalmente, lo sentì lamentarsi il cielo, che si commosse e decise di mandargli la neve. La neve scese danzando leggera leggera e, bianca e profumata di freddo, abbracciò l’albero con delicatezza e amore. 
L’abete e la neve divennero grandi amici e non si lasciarono più. Ogni giorno si raccontavano storie bellissime: l’abete parlava del bosco nel quale viveva durante gli anni della sua giovinezza, la neve narrava le storie delle stelle che si accendono nelle notti buie… e tutti e due erano felici. 
L'ABETE CON LA NEVE HA PRESO LA FORMA DELLA LETTERA A!

Gli amici si danno da fare

Venne però l’inverno e l’abete si fece di nuovo triste. Si avvicinava il Natale ed egli sentiva la mancanza dei bambini: avrebbe voluto essere addobbato da loro con bocce e fili dorati. La neve allora chiese aiuto ai suoi amici e nella notte di Natale avvenne una specie di magia: alcuni chicchi di grandine si posarono delicatamente sui rami dell’abete, una stellina andò a mettersi sulla sua cima e la luna l’avvolse con i suoi raggi d’argento. L’abete ora splendeva nel buio: era l’albero di Natale più bello che si fosse mai visto.

Insieme per sempre

Passato l'inverno, venne la primavera e, con il caldo, la neve incominciò a sciogliersi. "Oh no!" disse l'albero "mi avevi detto che saresti sempre rimasta con me e non mi avresti mai lasciato!". "Anch'io sono disperata, amico albero!" gridò la neve e intanto scivolava giù, verso il basso, e diventava acqua. La terra l'assorbiva e lei spariva a poco a poco. L'abete la guardava e pensava che non l'avrebbe vista mai più e così piangeva lacrime di resina.
Invece le radici dell'albero, che tutto il giorno succhiavano l'acqua dal terreno, la bevvero e la neve tornò dentro il suo amico. Appena arrivata disse: "Oh che bello sono proprio dentro di te! Siamo insieme più di prima!" "Anch'io sono felice!" esclamò l'albero e sentì una grande gioia nel suo cuore di legno.

TESTO TEATRALE 

(Esempio di copione costruito dai bambini, per una recita natalizia).
Nella sala in cui si recita, c'è un grande albero dai rami bianchi e disadorni; alcune bocce di colore bianco, una stella dorata e dei fili d'argento sono posati accanto, sul pavimento. 
NARRATORE: - Una volta, in un cortile deserto, sorgeva un grande albero solitario. Era un bellissimo abete tutto verde, ma era sempre triste, perché si sentiva solo. Ogni giorno piangeva e si lamentava ad alta voce.
ALBERO: - Povero me! Non ho neanche un amico, sono sempre solo! Nessuno gioca o parla con me... chi mi aiuterà? Chi mi sentirà?
NARRATORE: - Per fortuna un giorno lo sentì il cielo...
CIELO: - Non piangere amico albero! Ti aiuto io: ti manderò la neve, che starà sempre con te!
NEVE: - Che bello avere un nuovo amico, arrivo subito!
ALBERO: - Finalmente un'amica, davvero starai sempre con me?
NEVE: - Certo, ti abbraccerò e non ti lascerò mai più! Ti racconterò le storie delle stelle e tu mi racconterai le storie del bosco in cui sei nato!
Albero e neve si abbracciano. Musica di sottofondo.
NARRATORE: - L'albero e la neve furono veramente felici, ma un giorno l'abete divenne di nuovo triste: si avvicinava il Natale ed egli sentiva la mancanza dei bambini. Avrebbe voluto essere addobbato da loro con bocce e fili argentati.
CORO: - L'albero è triste / senza bocce né fili d'argento! / Grandine e rugiada / posatevi sulle sue fronde! / Stella del mattino / vai sul suo ramo più in alto / e tu, luna notturna, / avvolgilo con i tuoi raggi lucenti!
Quattro bambini addobbano l'albero, appendendo le bocce e la stella e stendendo i fili argentati. Musica di sottofondo.
NARRATORE: - L'abete ora splendeva nel buio: era l'albero di Natale più bello che si fosse mai visto...
Breve intermezzo musicale.
NARRATORE - Purtroppo però il tempo passò in fretta e venne la primavera. Con il caldo la neve incominciò a sciogliersi...
ALBERO: - Oh no! Mi avevi detto che saresti sempre rimasta con me e non mi avresti mai lasciato!
NEVE: - Anch'io sono disperata, amico albero! Scivolo, scivolo, aiuto! Divento acqua, la terra mi beve!
NARRATORE: - Infatti la terra assorbiva l'acqua e la neve spariva a poco a poco. Per fortuna le radici dell'albero, che tutto il giorno succhiavano l'acqua dal terreno, la bevvero e la neve si ritrovò con sorpresa proprio dentro il suo amico.
NEVE: - Che bello, siamo di nuovo insieme!
ALBERO: - Davvero, non ci posso credere, sono molto felice! Sento una grande gioia nel mio cuore di legno!
CORO DIVISO IN TRE GRUPPI. PRIMO GRUPPO: - Neve che scendi piano / e rendi i prati bianchi / ti posi sugli alberi stanchi / e rallegri tutti i bambini... // SECONDO GRUPPO: - Luna che stai lassù / così bella / così luccicante / e ogni sera con i tuoi raggi / dai la buona notte ad ogni viandante... // TERZO GRUPPO: - E tu stella stellina / che brilli nel buio della mattina / e sembri un lumino acceso / da chi ci vuole bene...// TUTTI INSIEME: - ...Cielo generoso, / grandine e pioggia, / venite tutti qui / uniamoci nel girotondo / è bello essere amici / è la cosa più bella del mondo!
I bambini si uniscono in girotondo danzando su musica a piacere. Cala il sipario.  

    
E ora ascolta: scoprirai come si chiama l'abete e come mai era finito in un cortile deserto...


Ascolta "Trapiantato, l'abete fortunato" su Spreaker.

E se vai nel post "A come amicizia", troverai giochi e attività divertenti!

Mariarosa T.

Immagine di copertina tratta da "ABC Lettering" di Dangerdust