Questo blog si apre in un tempo particolare, che resterà nella storia dipinto a tinte fosche: è il 2020, l’anno del morbo che è arrivato alle nostre spalle, come un ladro nella notte, e ci ha depredati di tutto, cambiando le nostre vite. È anche l’anno in cui sono improvvisamente invecchiata. Fino al mese di gennaio infatti ero giovane. Se mi capitava di dire “Sono vecchia” immediatamente venivo redarguita: “No, almeno fino a 80 anni si è giovani, vuoi scherzare?”. Sentirsi vecchi sembrava un affronto, un’offesa fatta alla società. Con il coronavirus tutto è cambiato: improvvisamente ci siamo sentiti dire che gli ultra sessantenni, cioè gli anziani, erano i più colpiti dal virus e perciò dovevano restare in casa più degli altri. Gli over 59 erano ritenuti anziani. Io ero anziana. Per la prima volta mi veniva data un’informazione che in fondo conoscevo benissimo ma che mi sembrava impossibile ammettere. Dopo il primo istante di genuino sbigottimento, in questa nuova vis...