Immergiamoci nella lotta tra Gesù e il nemico e impariamo la resilienza del vincitore. Il commento è in forma di narrazione e guarda alla situazione dalla parte dei due protagonisti: agli ascoltatori il compito di trovare gli spunti adatti al proprio vissuto. Leggiamo dal testo scritto e/o ascoltiamo dal podcast registrato per i Missionari comboniani: per ascoltare cliccare sul triangolino bianco in campo giallo.
Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 4, versetti da 1 a 13.
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame.Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo».*
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me tutto sarà tuo».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».**
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui; sta scritto infatti:
E Gesù guarda. Gesù affamato e stanco guarda e vede un futuro glorioso a portata di mano, un potere facile e bello da vedere e praticare. Vede applausi, sente acclamazioni, riesce a vedere perfino, lontano nel tempo, milioni di visualizzazioni e di follower osannanti. Dall’altra parte, poco distante, che cosa vede Gesù? Vede le pietre del Calvario e le grida oscene di chi lo accompagna insultandolo, vede il viso stravolto di sua madre, i pochi amici rimasti, terrorizzati, sente l’urlo alto della morte che lo riporterà tra le braccia del Padre, alla vittoria finale, alla salvezza di questo mondo tribolato e senza meriti che pure Lui e il Padre amano perdutamente… E un’altra volta sceglie le pietre e questa volta sono le pietre del Calvario.
Gesù è veramente molto stanco ora, così stanco da non sentire più nemmeno la fame. Però guarda ancora e questa volta vede la nostra fede difficile, i nostri dubbi, frutti problematici della nostra libertà, e trova la forza di dire: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo» citando per la terza volta il libro del Deuteronomio.
Per la terza volta Gesù si attacca alla Parola di Dio e in questo modo ci mostra la strada per uscire dai dubbi della fede: “Quando ti sembrerà di non credere più, immergiti nella mia Parola”. E questa volta Gesù sceglie l’alfabeto evangelico della salvezza.
Non sarà così. Non sarà così: l'innalzamento sul pinnacolo del Tempio non sarà l'ultimo vano sforzo del nemico.
Mariarosa Tettamanti, domenica 9 marzo 2025
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo».*
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me tutto sarà tuo».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».**
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui; sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,
affinché essi ti custodiscano;
e anche:
Essi ti porteranno sulle loro mani,
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».*** Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
affinché essi ti custodiscano;
e anche:
Essi ti porteranno sulle loro mani,
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».*** Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Il piano del nemico
Provo a immaginarmi la scena. Gesù conosce i progetti del Padre e i suoi pensieri: la sua è stata una scelta di amore, quindi sa perché è qui.Ora però, alla vigilia della sua missione, anche a Lui è data la libertà di scegliere e nel discernimento... chi lo aiuta? Nientemeno che il nemico di sempre, lui, il Satana. Proprio lui s’incarica di chiarirgli le idee: “Non vorrà, questo scriteriato figlio dell’uomo, imboccare davvero la via del sacrificio? È vero che Lui è Dio, ma è anche uomo e l’uomo, fin da quando è uscito dal fango e dalle mani di Quello che può tutto, preferisce star bene. Ci penso io ora a ricordarglielo”.
E il diavolo prepara il suo piano. Sorprenderà Gesù nel momento della fame: quando un uomo è affamato non ragiona, la fame non vuole legge; davanti a un bel pezzo di pane cadono tutti, santi ed eroi.
Ed eccolo presentarsi, il Satana, con la prima tentazione. È molto bravo lui, utilizza la materia dura e fredda della pietra per evocare e far desiderare la morbidezza e il caldo profumo del pane: “Che cosa farai figlio del mio Nemico? Che cosa scegli? Sarai un poveraccio che non avrà nemmeno questa pietra per appoggiare il capo, o un Messia così ricco da sfamare le folle, non due volte, ma cento, mille, milioni di volte?”.
E Gesù guarda. Guarda le pietre refrattarie, come dirà un poeta molto più avanti nel tempo, quelle pietre che per poco non colpirono il capo di sua madre, quando Giuseppe il buono la scoprì incinta; guarda il pane, che ora ha la forma dell’oro, e sceglie le pietre. Sceglie di fermare le pietre di chi vorrebbe lapidare l’adultera, vuole bloccare le pietre di ogni futura lapidazione, di ogni futura violenza.
«Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio». L’uomo vive anche di Parole che fermano le pietre… quando si tratta di bloccarle, perché non facciano male.
E Gesù guarda. Guarda le pietre refrattarie, come dirà un poeta molto più avanti nel tempo, quelle pietre che per poco non colpirono il capo di sua madre, quando Giuseppe il buono la scoprì incinta; guarda il pane, che ora ha la forma dell’oro, e sceglie le pietre. Sceglie di fermare le pietre di chi vorrebbe lapidare l’adultera, vuole bloccare le pietre di ogni futura lapidazione, di ogni futura violenza.
«Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio». L’uomo vive anche di Parole che fermano le pietre… quando si tratta di bloccarle, perché non facciano male.
Il principe oscuro non si scoraggia
Il principe del regno oscuro non si scoraggia: forse quest’uomo può dominare la fame, ma il potere… il potere no, il potere piace troppo agli uomini; nessun uomo si priva di questo giocattolo incantevole. Così gli mostra tutti i regni della Terra e gli dice: “Adorami, passa dalla mia parte, alleati con me contro tuo Padre, quel tuo improbabile Padre che ti manda al massacro senza troppi ripensamenti. Alleati con me e gloria e potere saranno tuoi, il mondo sarà tuo”.E Gesù guarda. Gesù affamato e stanco guarda e vede un futuro glorioso a portata di mano, un potere facile e bello da vedere e praticare. Vede applausi, sente acclamazioni, riesce a vedere perfino, lontano nel tempo, milioni di visualizzazioni e di follower osannanti. Dall’altra parte, poco distante, che cosa vede Gesù? Vede le pietre del Calvario e le grida oscene di chi lo accompagna insultandolo, vede il viso stravolto di sua madre, i pochi amici rimasti, terrorizzati, sente l’urlo alto della morte che lo riporterà tra le braccia del Padre, alla vittoria finale, alla salvezza di questo mondo tribolato e senza meriti che pure Lui e il Padre amano perdutamente… E un’altra volta sceglie le pietre e questa volta sono le pietre del Calvario.
L'ultima carta del nemico
Il nemico incomincia a spazientirsi, ma tenta l’ultima carta. Lo porta sul pinnacolo del tempio e cerca di insinuare in Lui il dubbio: “Sei sicuro di essere il Figlio di Dio? E se Lui, il Padre, ti avesse imbrogliato? E se fossi tu a sbagliarti? Guardati, sei un uomo, come puoi pensare di essere suo figlio? E se davvero sei sicuro, perché non metti alla prova la tua certezza? Buttati giù, arriveranno gli Angeli a sostenerti… o no?”.Gesù è veramente molto stanco ora, così stanco da non sentire più nemmeno la fame. Però guarda ancora e questa volta vede la nostra fede difficile, i nostri dubbi, frutti problematici della nostra libertà, e trova la forza di dire: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo» citando per la terza volta il libro del Deuteronomio.
Per la terza volta Gesù si attacca alla Parola di Dio e in questo modo ci mostra la strada per uscire dai dubbi della fede: “Quando ti sembrerà di non credere più, immergiti nella mia Parola”. E questa volta Gesù sceglie l’alfabeto evangelico della salvezza.
Definitivamente sconfitto
A questo punto il dominatore delle tenebre è definitivamente sconfitto. Sconfitto ma non domo: “Ci rivedremo figlio di Dio. Ti do appuntamento sul monte, quando non potrai sfuggirmi, quando mi implorerai di liberarti dal dolore, perché tuo Padre ti avrà abbandonato. Aspettami, allora ti avrò nelle mie mani”.Non sarà così. Non sarà così: l'innalzamento sul pinnacolo del Tempio non sarà l'ultimo vano sforzo del nemico.
«Padre, nelle tue mani affido il mio spirito»: l'innalzamento sulla croce sarà la sua ultima, inutile carta. Per nostra fortuna.
*Cfr. Deut. 8,3
** Cfr. Deut. 6,13
*** Cfr. Deut. 6,16
N.B. Questo commento è stato chiesto all'autrice dalle suore Comboniane, nell'ambito del progetto "Elikya, la speranza del Vangelo senza confini", iniziativa bellissima, che presenta quotidianamente la Parola di Dio, orientando e dando colori nuovi e liberi alle nostre giornate, spesso intrise di fatica e di sofferenza, ma anche abitate dalla gioia di sapersi amati da un Dio che è Padre.
Mariarosa Tettamanti, domenica 9 marzo 2025