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25. Quando la mamma è una strega

Dai bambini a volte la mamma è vista un po' come una strega, ma questo sentimento è inconfessabile a se stessi ed emerge quasi sempre soltanto attraverso i sogni notturni.

Cara Charlotte,
da piccola facevo sogni strani e paurosi. Ancora oggi ci penso e vorrei capirli: provo per questo a raccontarteli.
In uno di questo sogni camminavo con le mie compagne dell’asilo su un sentiero di montagna strettissimo e pericoloso: da una parte c’era il pendio del monte, dall’altra un burrone immenso. Davanti a tutti noi c’era la suora dell'asilo e io ero angosciata perché avevo perso le mie due sorelle: quando ne trovavo una, perdevo l’altra. Ad un certo punto nel cielo apparve una sfera di metallo grigia e nera: mentre la guardavo, si capovolse e mostrò il volto arrabbiato, minaccioso e severo di una strega, che però assomigliava alla suora dell’asilo senza il velo. Mi spaventai tantissimo e mi svegliai di soprassalto.

Durante il secondo sogno, ero su un veicolo scoperto con una mia sorella. Andavamo velocissime, per sfuggire a un altro mezzo di trasporto che ci rincorreva. Su di esso c’era una strega che azionava una leva per correre sempre più veloce così da raggiungerci, ma quella strega era la nostra mamma! A un certo punto siamo cadute volando in un burrone immenso e ci siamo abbracciate urlando e piangendo perché abbiamo capito che saremmo morte. Tieni presente che entrambe abbiamo amato molto la nostra bravissima benché severa mamma, che ormai è morta da anni. E tuttavia, quando penso a questi sogni, mi sento, non so perché, vagamente in colpa.
Spero che tu possa dirmi qualcosa. Grazie!
Mariella

Carissima Mariella,
per tutti i bambini la mamma è una fata buona, ma anche un po’ una strega cattiva, che mette paura, e lo stesso vale per maestre ed educatrici. La mamma è  una strega quando sgrida i figli urlando, quando li castiga e quando pretende ciò che un bambino pensa di non sapere o voler fare. E’ una strega quando sembra non capire i desideri del suo bimbo, quando si allontana da lui o lo allontana mandandolo a scuola, oppure quando pare che ami di più un altro fratello e così via. In questi casi, il bambino arriva a odiare la mamma, o meglio a credere di odiarla, ma di solito non lo può confessare nemmeno a se stesso. Poi i figli crescono, diventano autonomi e tutte le difficoltà legate alla non sempre facile relazione madre/figlio finiscono nel dimenticatoio. 
I sogni che tu ricordi così bene avevano lo scopo di dare visibilità simbolica al sentimento ambivalente che ti legava a tua mamma e alla maestra, sentimento ormai scomparso da tanto tempo, così che non ha più ragione di essere rammentato. 
Insieme a tutto questo, emerge dai tuoi sogni il forte legame che ti unisce alle tue sorelle  e il senso di responsabilità eccessivo che vivevi in quel periodo nei loro confronti e che inevitabilmente ti pesava non poco. Quanto alla morte tua e di tua sorella, sta ad adombrare il tuo desiderio di trasformazione, di cambiamento,  probabilmente di una maggiore autonomia nei confronti della mamma.

E che cosa ti dice oggi Gesù? Ecco: “Mariella, ora tua mamma abita qui con me e aspetta di accoglierti quando verrà il tuo momento. E’ stata davvero una buona madre: la prova è che ha cresciuto dei figli come te, le tue sorelle e i tuoi fratelli. Pertanto liberati dai sensi di colpa e sii serena. Vivi le tue giornate in mia compagnia e ti accorgerai che ogni momento con me è novità rigenerante”.

#interpretazionedeisogni

Immagine di copertina tratta da Portraits Illustration di Isabella Conti.