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La madre (podcast e testo scritto)


Ma perché Gesù non lascia la folla e non corre incontro a sua madre che arriva a cercarlo? Scopriamolo insieme, ascoltando il podcast di Elikya (iniziativa dei missionari comboniani) o leggendo il testo scritto.

Ascolta "Elikya, la speranza del Vangelo senza confini,Marirosa Tettamanti, Milano,20 Settembre" su Spreaker.

Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 8, versetti da 19 a 21.

E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Una scena concitata

È facile immaginare la scena. Gesù è circondato dalla folla, sta parlando e a un certo punto tra i discepoli corre un’agitazione strana, inusuale. 
“Oh guarda, guarda chi arriva… è la mamma del Maestro, di Gesù, ci sono anche i suoi fratelli… vai a dirglielo, corri!” 
“Maestro, maestro, è arrivata tua mamma, sono arrivati i tuoi fratelli… vogliono vederti… corri Gesù, sono qui!”, ma Lui li gela all’istante, li spiazza: 
“Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la Parola e la mettono in pratica”.

Parole dure?

E va be’, ma sono dure queste parole di Gesù dette alla sua mamma e poi a quanto pare Lui non esce nemmeno a salutarla. Disorienta un po’ questa cosa, diciamocelo… 
Eppure Gesù amava sua madre, l’amava tanto che nel momento supremo dell’agonia, quando ormai il respiro si chiudeva nella sua gola, si è preoccupato di trovarle un figlio, un suo sostituto sulla terra. Quando uno sta morendo, in genere non riesce a pensare agli altri e Gesù stava chiudendo la vita terrena tra dolori atroci. Eppure ha pensato a sua madre: doveva volerle molto bene.
E allora? E allora... 
E se io vi dicessi... Se vi dicessi che in questo momento Gesù sta rivolgendo a Maria il suo complimento più bello? 

La grandezza di Maria

È così sapete, è proprio così. Secondo voi, dove sta la grandezza di Maria?
Per capire dobbiamo ritrovarla ragazzina, davanti a quell’essere alato, quello strano messaggero che le chiedeva di ribaltare la sua vita in nome di una promessa ancora oscura e incomprensibile, anzi densa di dispiacere e di paura. Dobbiamo aprire, spalancare l’udito dell’anima per risentire quell’“Ecco la serva del Signore”, che disse quando ancora era sulla soglia dell’esistenza, agli albori della sua giovinezza. Dobbiamo sentire il turbamento e le pulsazioni del suo cuore giovanissimo, messo di fronte a un compito molto più grande di lei. La grandezza di Maria sta nell’aver ascoltato e messo in pratica da subito, recandosi da Elisabetta, la Parola di Dio, nell’aver detto “sì”, quel sì che ha dato avvio alla salvezza. Ecco perché non c’è nessuno più degno di lei di essere la madre.
Per capire la maternità di Maria dobbiamo guardarla stupita e silenziosa davanti ai Magi, profuga in Egitto, invitata attenta e partecipe alle nozze di Cana, e soprattutto devastata sotto la croce, costretta a vedere il suo unico figlio, il suo splendido figlio, ucciso dalla cattiveria di chi aveva beneficato. Dobbiamo vedere il suo sguardo inchiodato al legno, dove Gesù gridava l’abbandono del Padre e insieme affidava a Lui il suo spirito.
E lei, la Madre, sempre dentro il progetto di Dio, mai un passo fuori dalla sua volontà. Ecco dove sta la grandezza di Maria.
Quindi possiamo dire che Maria e i parenti, che sono lì con lei, in questo momento sono considerati da Gesù in una luce molto favorevole, anzi la più favorevole, perché vengono descritti proprio come coloro che accolgono e mettono in pratica la Parola di Dio.

Relazioni nuove

Ma non dobbiamo nemmeno dimenticare che Gesù sta inaugurando un modo nuovo di vivere le relazioni: non più definite soltanto dai rapporti carnali, familiari, amicali, ma scolpite in quella maternità e in quella fratellanza che viene dall’essere accumunati dalla stessa fede, dalla stessa speranza, dalla stessa carità, viventi nella stessa Chiesa. È la comunità dei dodici, che si dilata nel gruppo dei discepoli e diventa seme per il futuro di tutti noi.

La notizia bella di oggi

E la grandezza di Maria è possibilità di grandezza anche per noi, perché anche a noi è dato di poter ascoltare e seguire la Parola e la volontà di Dio: Che cosa vuoi Signore?
È questa la notizia bella che ci è data oggi, ribadita come beatitudine dallo stesso Luca poco più avanti. Quando una donna grida: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno che ti ha allattato», Gesù dice: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Anche noi dunque siamo madri, padri, fratelli e sorelle del Maestro Gesù, importanti per Lui come lo è lei, anche noi siamo beati: è la dinamica relazionale di Dio, una dinamica che va oltre il sangue e la carne. Camminiamo insieme dentro questo nuovo modo di vivere, dentro questa conclamata beatitudine, esploriamo insieme le possibilità straordinarie di questo modo nuovo di essere in famiglia, amati e felici. Grazie.

N.B. Questo commento è stato chiesto all'autrice dalle suore Comboniane, nell'ambito del progetto "Elikya, la speranza del Vangelo senza confini", iniziativa bellissima, che presenta quotidianamente la Parola di Dio, orientando e dando colori nuovi e liberi alle nostre giornate, spesso intrise di fatica e di sofferenza, ma anche abitate dalla gioia di sapersi amati da un Dio che è Padre.

Mariarosa Tettamanti

Immagine di copertina tratta da Photocrafht di Michelle Neusport.