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Voglio capire anch'io!



Percorso verso il Battesimo per genitori e bambini dai 3 ai 5 anni.

Presentazione del percorso

Aumentano i genitori che chiedono il Battesimo per i figli solo quando i loro cuccioli raggiungono i 3, 4 o 5 anni di età. In questi casi, è bene tenere conto che i piccoli si trovano in una fase dello sviluppo evolutivo in cui vogliono capire ciò che sta succedendo nella loro vita e sono in grado di seguire forme di catechesi, di tipo operativo, adatte  alle loro capacità. Sebbene la Chiesa non lo richieda fino all'età dei 7 anni, sembra pertanto doveroso assicurare a  loro una preparazione essenziale e concreta al sacramento, possibilmente collegata al cammino dei genitori. É questa l'esigenza alla quale intende rispondere il presente progetto. (Ovviamente l'iniziativa potrebbe servire anche all'interno di una catechesi post battesimale per bambini dai 3 ai 5 anni).
 
La proposta è legata ai temi presentati ai genitori nel libro di mons. Antonio Costabile, Con la Parola di Dio verso il Battesimo (edizioni ITL, Centro ambrosiano, diocesi di Milano), e ha due obiettivi:
far conoscere ai bambini Gesù, a grandissime linee;
invitarli a sperimentare i simboli liturgici del Battesimo, nel loro significato quotidiano, così da poterli poi individuare e comprendere nel rito. Diciamo subito che non è consigliabile  spiegarne il simbolismo, perché abbiamo davanti dei bimbi molto piccoli, che non sanno cogliere le similitudini: per loro è sufficiente sperimentare i segni liturgici nel gioco, nell’attività manipolatoria e nella preghiera. Il resto lo farà il loro intuito, ma soprattutto la Grazia di Dio che agirà attraverso il sacramento del Battesimo.

La proposta prevede quattro incontri, di cui due (il primo e l’ultimo) da tenersi in oratorio e in chiesa con tutti i bambini coinvolti, mentre il secondo e il terzo sono attuabili, se possibile, presso le abitazioni dei bambini stessi, con una sola famiglia per volta. In questo modo vengono salvaguardati sia l’irrinunciabile esperienza di gruppo, sia il necessario rapporto catechista/famiglia.

A livello dei contenuti, le attività dovrebbero condurre i bambini ai seguenti apprendimenti, che per maggior chiarezza esprimo nella prima persona singolare, usando il linguaggio infantile:
Gesù è Dio e vuole molto bene ai bambini; è una persona importante e i miei genitori gli vogliono bene; davanti a Lui si prega;
Gesù era un bambino, ma poi è diventato grande;
Gesù ha detto che suo Papà diventa anche il nostro Papà, quando riceviamo il Battesimo;
Gesù è morto e poi è risorto, cioè è diventato ancora vivo e sta con noi;
la chiesa è la casa di Gesù e anche la nostra casa;
nella chiesa c’è il fonte battesimale, dove io riceverò il Battesimo;
i santi sono i più grandi amici di Gesù.

I simboli, gli atteggiamenti della preghiera e i momenti liturgici del rito del Battesimo, sperimentati dai bambini attraverso giochi e attività di diverso tipo, sono invece i seguenti:
l’accoglienza;
il silenzio e il rispetto per la casa di Gesù;
il segno della croce;
l’accensione di un lume;
la preghiera d’intercessione;
il segno della croce sulla fronte;
la preghiera del “Padre nostro”;
l’acqua in quanto elemento vitale;
il valore del colore bianco in quanto segno di novità;
il significato delle parole “credo” e “rinuncio”.

Svolgimento degli incontri

Primo incontro
Accogliamo la vita come dono dall’alto – Anna ed Elkana

Occorrente: dolci e bibite per l’accoglienza; statuette della natività (una per ogni famiglia, meglio se in materiale infrangibile).
Ambiente: oratorio e chiesa.
Con bambini e genitori
Vissuto pre-liturgico.
Accoglienza in oratorio (saluti calorosi, dolci, bibite…) e visita della chiesa: dopo una breve preghiera davanti al tabernacolo, si lascia che i bimbi prendano confidenza con l’ambiente, girando liberamente, anche se in silenzio e in maniera rispettosa; prima di concludere la visita si mostra un'icona di Gesù ai bambini e si dice loro che la chiesa è la casa di Gesù, ma è anche la nostra casa e noi possiamo andarci quando vogliamo.
Attività legata alla vita di Gesù.
I genitori giocano con i bambini a disporre su un tavolo le statuette della natività; loro stessi (o la catechista) spiegano brevemente che stanno ricostruendo la nascita di Gesù, il quale è stato piccolo come tutti i bambini, e poi parlano con i figli della loro nascita, raccontandola come una bella storia.
Il tutto dovrebbe durare 30/40 minuti
Solo i genitori (i bambini vanno a casa prima oppure si appartano a giocare con delle animatrici)
La catechista presenta la vicenda di Anna ed Elkana; l’incontro termina con lo scambio, la rievocazione dell’esperienza e la preghiera (vedi il libro citato in apertura dell'articolo). A seconda del tempo a disposizione, potrebbe emergere l’esigenza di accorciare o ridurre numericamente le attività.

Secondo incontro
La scoperta del tesoro nascosto e della perla preziosa

Ambiente: la casa, dove si sarà ritagliato un angolo su cui stendere una tovaglietta.
Occorrente. Un’icona rappresentante Gesù e i bambini avvolta in più carte regalo o nascosta in una scatola contenente palline di polistirolo o sabbia asciutta; la tovaglietta e qualche fiore.
Con i bambini
Vissuto pre-liturgico e attività legata alla vita di Gesù.
I genitori porgono il pacco o la cassetta al bambino, dicendogli che dentro c’è un bellissimo regalo per lui e spronandolo a cercarlo; quando il piccolo avrà trovato l’icona, tutta la famiglia la bacerà e la deporrà nell’angolo allestito in precedenza, dove il bimbo aggiungerà i fiori. La catechista illustrerà poi al bambino e a tutta la famiglia il rapporto di predilezione che lega Gesù, che è Dio, ai bambini. Si terminerà con il segno della croce (uno dei genitori aiuterà il bambino a tracciarlo su di sé) e si chiederà infine alla famiglia di lasciare l’angolo della preghiera intatto almeno fino a dopo il Battesimo.
L’attività non dovrebbe durare più di 15 min.
Solo i genitori (i bambini sono a letto oppure in cameretta a giocare)
La catechista presenta il testo del tesoro nascosto e della perla preziosa; l’incontro termina con lo scambio, la rievocazione dell’esperienza e la preghiera (vedi il libro citato). A seconda del tempo a disposizione, potrebbe emergere l’esigenza di accorciare o ridurre numericamente le attività.

Terzo incontro
La domanda della moglie di Zebedeo per i figli Giovanni e Giacomo (La decisione di amare seguendo i passi di Gesù)

Ambiente e materiale occorrente. La propria casa con l’angolo della preghiera; un cero e qualcosa per accenderlo.
Tutta la famiglia 
Vissuto pre-liturgico e attività legata alla vita di Gesù.
La famiglia si riunisce intorno all’angolo della preghiera. Dopo il segno della croce, un genitore aiuta il bambino ad accendere il lume, mentre tutti dicono: “Gesù è la nostra luce”. In seguito la catechista spiega che Gesù ha rivelato a tutti l’esistenza del suo Papà, che è molto buono e grande: con il Battesimo anche il bambino ……… diventerà suo figlio e fratello di Gesù. I genitori chiedono poi al Signore di benedire e aiutare a crescere bene i loro figli e a nome suo tracciano il segno della croce sulla fronte dei bambini. Successivamente il papà abbraccia i figli due volte: la prima a nome suo e la seconda a nome del Papà di Gesù e nostro. Si termina con la preghiera del “Padre nostro” dandosi la mano.
Solo i genitori (i bambini sono a letto oppure in cameretta a giocare)
La catechista presenta il testo della richiesta della mamma di Giovanni e Giacomo; l’incontro termina con lo scambio, la rievocazione dell’esperienza e la preghiera (vedi il libro citato). A seconda del tempo a disposizione, potrebbe emergere l’esigenza di accorciare o ridurre numericamente le attività.

Quarto incontro
Presentazione della celebrazione del Battesimo dei bambini

Ambiente. Oratorio e chiesa con il fonte battesimale e alcune immagini dei santi.
Occorrente. Bacinelle con dell’acqua (o piscina, oppure, se è possibile, un ruscello), grembiuli di gomma per i bambini, giocattoli di plastica da vasca, della sabbia su un telo (o sabbiera), un rubinetto, delle pianticelle in vaso (una per ogni bambino), dei piccoli innaffiatoi, dei fogli pasticciati con i colori e dei fogli bianchi.
Solo i bambini (è meglio che piccoli e grandi in questa fase del percorso vengano divisi, per dimezzare il tempo occorrente: mentre i bimbi, con delle catechiste o animatrici, s’impegnano nelle attività che seguono, i genitori partecipano da subito alla catechesi relativa al rito battesimale).
Vissuto pre-liturgico.
1. L’acqua. In oratorio (o all'aperto), i bambini vengono invitati a giocare con l’acqua delle bacinelle (o della piscina, oppure del ruscello) e i giocattoli di plastica, spruzzandosi a vicenda. Dopo non più di 10 minuti, si richiamano e si conducono alla sabbiera dove potranno giocare per un po’ (anche in questo caso non più di 10 minuti) ovviamente sporcandosi le manine, per cui occorrerà lavarle sotto l’acqua del rubinetto; subito dopo si regala ad ognuno di essi una pianticella, che va subito annaffiata, altrimenti muore, e si finisce con l’offrire un bel bicchiere d’acqua fresca per dissetarsi. A queste attività segue un breve momento di riflessione: l’acqua è divertente, lava e pulisce, disseta le piante e noi; senza l’acqua non si può vivere. 
2. La veste bianca. Si portano i bambini a un tavolo, su cui ci sono i pennarelli e i fogli, e si invitano a disegnare sui fogli imbrattati dai colori: ovviamente i bambini diranno che manca lo spazio e quindi dovremo distribuire loro i fogli bianchi. Si conclude dicendo che per disegnare qualcosa di nuovo bisogna avere uno spazio bianco. (Circa 15/20 minuti)
3. Credo o non credo? S’imposta con i bambini il gioco del “Credo o non credo”, che consiste nel dire cose vere e cose assurde: se sono vere, i bambini rispondono “Credo” se sono assurde gridano “No!”. Ad esempio: “Credete che una formica è più grande di un elefante?” oppure “Credete che la vostra mamma vi vuole bene?”
4. Voglio o rinuncio? Si passa poi al gioco “Voglio o rinuncio”, che consiste nel proclamare a voce alta il nome di alcuni doni che vorremmo regalare per finta ai bambini, i quali esprimono il loro consenso o dissenso dicendo a voce alta: “Voglio” o “Rinuncio”. Ad esempio: “Ho un gelato per te: lo vuoi o rinunci?” oppure: “Ho un pizzicotto per te: lo vuoi o rinunci?” e così via. Alla fine si dice: “Se viene Gesù lo vuoi o rinunci?” e poi “Se viene il diavolo, lo vuoi o rinunci?” (10 minuti).
Solo i genitori
La catechista illustra il rito del Battesimo con i genitori 
(vedi il libro citato).
Da 50 minuti a un’ora.
Genitori e bambini
Momento finale, in chiesa
1. Il risorto. La catechista accoglie i genitori e i bambini e li porta davanti alla croce e poi di fronte all’immagine di Gesù risorto; ricorda brevemente che Gesù è morto sulla croce, ma poi è risorto, cioè è ridiventato vivo e ora è sempre con noi. Legge a voce alta, mostrando il libro del Vangelo:
“Gesù risorto andò incontro alle donne sue amiche e disse: «Salute a voi!». Le sue amiche si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono”.
Avviciniamoci e inginocchiamoci anche noi davanti a Gesù nel tabernacolo.
2. I santi. La catechista mostra ai bambini e ai genitori le effigi dei santi raffigurate nella chiesa e dice: “Questi sono i santi, i più grandi amici di Gesù. Sono tanti tantissimi, sono molto di più di quelli che vedete qui. Si chiamano…”.
3. Il fonte battesimale. La catechista porta bambini e genitori davanti al fonte battesimale, mostra l’acqua e spiega brevemente ai bambini ciò che avverrà e cioè il significato della filiazione divina.
Queste ultime attività dovrebbero durare circa mezz’ora.

Conclusione

Con questo breve ma intenso percorso confidiamo di condurre i bambini al sacramento del Battesimo con una certa consapevolezza di ciò che sta accadendo. Si tratta di un "sapere" maturato sperimentalmente, facendo leva sull'affettività e sulla capacità di collegare intuitivamente propria di questa età, che possiede già il pensiero controfattuale ed è quindi aperta alla religiosità e all'esperienza del divino.

Mariarosa Tettamanti

Immagine di copertina tratta da Pixabay