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Ti invito alla mia Cresima (testo scritto e video)



Ricognizione nell'esperienza e nell'identità religiosa, 
comunicazione nella fede e preghiera della continuità affettiva, 
attraverso la composizione di un biglietto di invito alla Cresima.




In prossimità della celebrazione della Cresima, le proposte catechistiche della diocesi di Milano suggeriscono un’attività coinvolgente ed efficace, durante la quale i ragazzi sono invitati a raccogliere in unità i punti salienti della loro preparazione: si tratta di un viaggio nella metacognizione, che ha però il pregio della concretezza propria del gioco e dell’oggettualità. (Vedi il sussidio Con Te! Cristiani alle pp. 52 e 53). L’attività si svolge in oratorio, durante una domenica da trascorrere insieme (ragazzi, famigliari, catechisti, presbiteri…), e prevede l’allestimento di “postazioni” nelle quali scegliere di volta in volta quattro elementi del percorso attuato in catechesi: una frase tratta dagli Atti o dalle Lettere degli apostoli (il “motto” della propria Cresima), un simbolo biblico, un’invocazione e un dono dello Spirito Santo. Una volta scelti, i quattro elementi vengono assemblati in un biglietto d’invito da dare al padrino/madrina, ai nonni ed eventualmente ad altre persone speciali, alle quali si voglia anche raccontare qualcosa del proprio cammino spirituale, in una vera e propria (pur se a misura di bambino) comunicazione nella fede. In tempi di pandemia, non è ovviamente possibile radunarci in oratorio e svolgere l’attività con le modalità descritte: è pertanto necessario trovare una forma domestica e familiare, mediante la quale arrivare agli stessi risultati con la medesima soddisfazione. Il breve percorso che presento ci dice che la cosa è possibile e ha il merito di coinvolgere genitori e famiglie in quella circolarità di catechesi e di preghiera di cui abbiamo parlato molte volte nei precedenti percorsi illustrati in questo blog. L'articolo è completato da due video con i lavori dei ragazzi.
N.B. Le scritte in rosso indicano le modifiche apportate all’attività, per essere agevolmente svolta in famiglia.

Che cosa hanno già scoperto i ragazzi?

I ragazzi si sono accostati al racconto della Pentecoste, mediante il quale hanno conosciuto la forza trasformante dello Spirito Santo, e hanno appreso in seguito il significato e l'incommensurabile valore  dei suoi sette doni.

Dove vogliamo arrivare? (Obiettivo principale)

Vogliamo condurre i ragazzi nell'avventura metacognitiva che raccoglie in unità e approfondisce gli apprendimenti esperienziali vissuti durante il percorso in preparazione alla Cresima, per una migliore appropriazione dello stesso.

Esperienze

Primo passaggio: Parola

Prima e seconda esperienza. Scelgo il motto e il simbolo della mia Cresima.
*Messaggio vocale + elenco delle frasi tra cui scegliere.

“Ciao ragazzi! Oggi vi stupisco con una catechesi specialissima e appassionante. Realizzeremo uno straordinario biglietto d’invito alla Cresima, per delle persone altrettanto speciali. Uno di questi destinatari sarà sicuramente il vostro padrino o madrina, perché con lui (o lei) state costruendo un legame che va al di là dell’affetto e della stima e corre sul binario del rapporto con Gesù. Altre persone, se vorrete, le sceglierete voi. Perché questo biglietto è così speciale? Perché racconta qualcosa del vostro percorso per arrivare alla Cresima, quindi non è solo un invito, ma una “comunicazione nella fede”. Seguite le istruzioni e vedrete che si tratterà di un’esperienza bella e indimenticabile.
Prima fase: scelgo il mio “motto”. Leggete attentamente le frasi che seguono (o le frasi riportate nel libro della catechesi a p. 52), ponderatele bene e sottolineate quella che attira di più il vostro cuore e la vostra intelligenza.
RICEVERETE LA FORZA DALLO SPIRITO SANTO CHE SCENDERÀ SU DI VOI E DI ME SARETE TESTIMONI. (At 1,8).
LO SPIRITO SANTO DISCESE SOPRA TUTTI COLORO CHE ASCOLTAVANO LA PAROLA. (At 10,44).
I DISCEPOLI ERANO PIENI DI GIOIA E DI SPIRITO SANTO. (At 13,52).
L’AMORE DI DIO È STATO RIVERSATO NEI NOSTRI CUORI PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO CHE CI È STATO DATO. (Rm 5,5).
LA GRAZIA DEL SIGNORE GESÙ CRISTO, L’AMORE DI DIO E LA COMUNIONE DELLO SPIRITO SANTO SIANO CON TUTTI VOI. (2Cor 13,13).

*Messaggio vocale + immagine
“Seconda fase. Guardiamo insieme questa immagine (o l’immagine a p. 52 del libro della catechesi), che riporta alcuni disegni. 
Sono i simboli biblici dello Spirito Santo: la colomba (ricorda il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, quando lo Spirito Santo scese su di Lui “come una colomba”), il sacro crisma per l’unzione (per diventare simili a Gesù, il Cristo, cioè l’Unto, e forti nella fede), l’acqua (che rigenera e dà vita, collegamento con il Battesimo, parole di Gesù a Nicodemo), il fuoco (nella Pentecoste: “lingue come di fuoco”) e un aquilone che richiama il vento (nella Pentecoste: “Venne dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso”). Come una colomba, lingue come di fuoco, quasi un vento: lo Spirito Santo non è una colomba, non è il fuoco e non è il vento, ma è paragonato a questi elementi attraverso delle similitudini. È difficile esprimere a parole l’esperienza dell’incontro con lo Spirito Santo: è un fatto grande che prende tutta la vita e la persona; per questo si ricorre a dei paragoni, che diventano dei simboli (cioè dei segni che rimandano a una realtà "altra").* Ora pensateci bene, scegliete il simbolo che preferite e scrivete la vostra scelta sui puntini sotto l’immagine”.
*N.B. A 11 anni, la capacità di comprendere il linguaggio simbolico è presente nei ragazzi da lungo tempo, ma ho potuto appurare che alcuni dei nostri fanciulli, attratti e "informati" da cartoni animati tipo i Pokemon, sono confusi da immagini di evoluzione e trasformazione, che fanno pensare allo Spirito Santo come una colomba che si trasforma in fuoco e poi in vento. Una spiegazione chiara, anche se breve, è pertanto necessaria. 

Secondo passaggio: preghiera

Terza esperienza (scelta dell’invocazione e apprendimento dell’abitudine quotidiana della giaculatoria, come preghiera affettiva e continua)
* Messaggio vocale + elenco delle invocazioni tra cui scegliere.
“Leggete ora le invocazioni seguenti (o le invocazioni a p. 53 del libro della catechesi) e sottolineate la preghiera che chiama il vostro cuore più delle altre. Durante le giornate che vi separano dalla Cresima, l’invocazione che avrete scelto (o meglio, una parte di essa, ad esempio quella sottolineata) potrà diventare la vostra giaculatoria quotidiana, cioè una preghiera brevissima da recitare spesso, mentalmente e con il cuore: sarà il vostro filo diretto con Gesù, un modo stupendo per non separarvi mai da Lui. Provare per credere!”
VIENI, SANTO SPIRITO, RIEMPI IL MIO CUORE, ACCENDI IN ME IL FUOCO DEL TUO AMORE.
SPIRITO SANTO, DISCENDI TRA NOI: LA NOSTRA FEDE HA BISOGNO DI TE, AL NOSTRO CUORE INSEGNA AD AMARE E LA SPERANZA DONACI SEMPRE.
VIENI, VIENI, SPIRITO DI AMORE, INSEGNAMI LE COSE DI DIO. VIENI, VIENI, SPIRITO DI PACE, SUGGERISCIMI LE COSE CHE LUI HA DETTO A NOI.
SPIRITO DI CRISTO, CHE FAI FIORIRE IL DESERTO, RENDICI TESTIMONI DI LUCE.
SOFFIO DI VITA, FORZA DI DIO, VIENI SPIRITO SANTO.

Terzo passaggio: Chiesa

Quarta esperienza (scelta di un dono dello Spirito Santo)

*Messaggio vocale + immagine.
“Ed eccoci all'ultimo momento della raccolta dati. Lo Spirito Santo è come un grande principe, che non arriva a mani vuote, ma porta con sé sette magnifici doni. Per questo il Vescovo, a nome di tutta la Chiesa, durante la celebrazione della Cresima, imporrà le mani su di voi e lo invocherà con queste parole:
- Dio onnipotente,
padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che hai rigenerato questi tuoi figli
dall’acqua e dallo Spirito Santo
liberandoli dal peccato,
infondi in loro il tuo Santo Spirito Paraclito:
spirito di sapienza e di intelletto,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di scienza e di pietà,
e riempili dello spirito del tuo santo timore.
Per Cristo nostro Signore.

Leggete ora i nomi dei sette doni dello Spirito Santo nell’immagine seguente (o nell’immagine a p. 53 del vostro libro della catechesi) e chiedetevi di quale di questi doni avete maggiormente bisogno. Pensateci bene e poi scrivete ciò che avete scelto nel cartellino in cima alla figura”.

Quarto passaggio: vissuto

Quinta esperienza (assemblaggio del biglietto di invito e comunicazione nella fede con la famiglia e con i padrini/madrine)
Messaggio vocale
“Bene ragazzi, ora avete raccolto tutti i dati che vi servono e potete quindi assemblarli in un unico biglietto. Prendete un cartoncino e piegatelo in due; poi datevi da fare con penne, pennarelli, carte colorate, immagini da ritagliare… potete usare il computer o solo le vostre mani: l’importante è dare libero spazio alla vostra fantasia. Anzi, visto che le vostre mamme sono molto creative, vi direi di chiedere un consiglio anche a loro. Non dimenticatevi poi, questa sera, di comunicare ai famigliari le motivazioni delle vostre scelte e di chiedere che cosa preferirebbero loro stessi per la loro vita. Farete in seguito la stessa cosa con il vostro padrino o madrina, quando consegnerete loro il biglietto d'invito. Ne verrà sicuramente un bellissimo scambio di idee, anzi una comunicazione nella fede, che aumenterà la conoscenza gli uni degli altri e vi farà sentire più uniti.”

Osservazioni

Le modifiche apportate al percorso proposto dalla diocesi ambrosiana sono quattro.
1. I destinatari del biglietto di invito sono soprattutto i padrini/madrine, con i quali il rapporto spirituale iniziato tempo fa (vedi p. 37 del sussidio citato) chiede di essere continuato.
2. S'introducono il concetto e la pratica di “comunicazione nella fede”, la cui esperienza è proposta in due momenti: a) quando il ragazzo spiega in famiglia le motivazioni delle proprie scelte (relative al “motto”, al simbolo, all’invocazione e al dono dello Spirito) e chiede quali siano le preferenze dei famigliari; b) durante la consegna del biglietto di invito al padrino /madrina, con le stesse modalità dell’attività precedente.
3. S'introduce la pratica della giaculatoria quotidiana, come preghiera della continuità affettiva con Gesù.
4. Si propone di chiedere i consigli della mamma per l’assemblaggio del biglietto, in modo da coinvolgerla direttamente nell’attività.


Clicca sull'immagine in calce per vedere i biglietti d'invito preparati da alcuni ragazzi della Cresima della Comunità CBF del decanato di Appiano Gentile (Diocesi di Milano). 

Mariarosa T.
 
ti invito alla mia Cresima


Osservazioni finali sulle scelte dei ragazzi

Mi sembra significativo il fatto che la maggioranza dei ragazzi abbia chiesto allo Spirito Santo, in modo particolare, il dono della fortezza. In altre epoche non fu così: la scelta dei doni era più eterogenea, meglio distribuita. Dopo più di un anno dall'imperversare del covid però le cose sono cambiate anche per i nostri bambini: il loro coraggio è stata messo a dura prova, la paura ha dominato le nostre e le loro giornate, la distanza dai compagni ha introdotto nei loro cuori una solitudine nuova e nuovi dispiaceri si sono affacciati sulla porta delle loro esperienze. Bisogna dunque essere molto forti: i ragazzi lo sanno e chiedono l'aiuto allo Spirito di Gesù. A buona distanza viene la seconda domanda e anche questa scelta è indicativa: si tratta del consiglio, che segnala il calice dell'incertezza e del dubbio, acuiti dalla precarietà dei tempi complicati che stiamo affrontando. E' accompagnato dalla sapienza e dalla pietà e seguito dal timor di Dio e dall'intelletto: i ragazzi chiedono di imparare a leggere la vita e il mondo con gli occhi di Dio, di approfondire il legame con Lui, di capire ciò che il Signore propone alla loro vita e di rimanere abbracciati al Padre, che li sa guidare  meglio di chiunque altro. 
Quanto alla scelta maggioritaria della colomba, come simbolo biblico dello Spirito Santo, potrebbe portare con sé il desiderio di volare via, lontano da questo presente ancora tanto pesante, oppure potrebbe evidenziare il bisogno di vedere finalmente la fine di questo diluvio che minaccia l'umanità... Ma non mancano il fuoco, l'acqua e l'unzione, a sottolineare l'ardore, la bellezza del Battesimo e ancora una volta il bisogno di essere forti nella fede anche nelle avversità.
Timore e disorientamento hanno dunque impresso il loro sigillo su vite ancora tenere, che meriterebbero sorte migliore? Forse, ma io so che questi ragazzi hanno acquisito una maturità diversa, una consapevolezza nuova, che li sta rendendo più forti e anche più lieti. Il resto lo farà lo Spirito... e saranno cose grandi, colorate da quella resilienza che soltanto la fede e la speranza possono e sanno dipingere.
Buona vita ragazzi!
La vostra catechista, che non smetterà mai di volervi bene e di guardare con ammirazione le vostre bellissime famiglie.

Mariarosa Tettamanti
 
Immagine di copertina tratta da "praying children" di N. Savranska