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Incontro a Colui che trasforma


Incomincia la catechesi specifica per la Cresima, ma noi siamo ancora chiusi nelle nostre case, perché il malefico virus continua a mordere e a provocare vittime. Non perdiamo dunque l’occasione di trasformare i nostri incontri in catechesi per e con la famiglia (CIVF-Catechesi dell'Iniziazione a Vicinanza di Famiglie). Vediamo per questo come adattare, attraverso esperienze brevi, il primo Tempo della Tappa 4 del sussidio “Con Te! Cristiani” (quarto anno della catechesi IC della diocesi di Milano), pp. 44-47, che presenta lo Spirito Santo come Colui che trasforma. 

Che cosa hanno già scoperto i ragazzi?

I ragazzi hanno completato il percorso che li ha condotti a comprendere e vivere il centro del messaggio di Gesù, cioè il comandamento dell’amore e il comandamento nuovo.

Dove vogliamo arrivare? (Obiettivo principale)

Vogliamo introdurre i ragazzi all’incontro con lo Spirito Santo, scoprendo come agisce nella vita delle persone.

Schema e protagonisti

Prima esperienza (Parola. Riferimento agli Atti degli Apostoli, gioco, riflessione personale): i ragazzi e la catechista.
Seconda esperienza (Parola. Indagine di opinione tra i famigliari): il ragazzo e la famiglia.
Terza esperienza (Chiesa. Racconti di mini biografie di santi, gioco e applicazione cromatica): i ragazzi e la catechista.

Quarta esperienza (Chiesa. Esplorazione della comunità cristiana e applicazione cromatica): il ragazzo
Quinta esperienza (Vissuto. Individuazione dei doni dello Spirito, nella vita dei genitori e di una persona a piacere, e applicazione cromatica): il ragazzo.
Sesta esperienza (Vissuto. Esplorazione della propria dimensione morale e spirituale): il ragazzo.
Settima esperienza (Vissuto. Gioco relazionale "I doni di famiglia"): il ragazzo e la famiglia.
Ottava esperienza (Preghiera): il ragazzo e la famiglia.

NB. Le esperienze evidenziate con il colore blu indicano le attività aggiunte o modificate per essere adattate al mezzo digitale e/o alla vita di famiglia.

Esperienze

Parola

Prima e seconda esperienza (Riferimento agli Atti degli Apostoli, gioco, riflessione personale, consegna per l’attività in famiglia)
*Incontrando i ragazzi in piattaforma (o attraverso un videomessaggio whatsapp), proiettiamo in ppx (oppure mostriamo su dei cartelli) la prima e la terza immagine che troviamo a p. 44 del sussidio citato, accompagnandole con le parole dei testi che le affiancano; solo dopo mostriamo la seconda immagine e chiediamoci che cosa sarà successo.

Per cercare di capire, invitiamo i ragazzi a passare alla p. 45 del libro della catechesi, per provare a rispondere alla prime quattro domande, che riguardano Pietro e Giovanni”.
Raccogliamo qualche risposta e poi lasciamo che ogni ragazzo risponda per conto proprio.
*Prima di chiudere l’incontro, diamo la consegna per il gioco dell’intervistatore da svolgere in famiglia: i ragazzi porranno la domanda scritta nel box azzurro (vedi fotografia precedente) a tutti i famigliari e scriveranno le risposte, che verranno riviste quando il mistero della trasformazione degli Apostoli sarà svelato.

Chiesa

Terza e quarta esperienza (mini biografie di santi, gioco e applicazione cromatica)
*Durante il secondo incontro in piattaforma (o con un video messaggio whatsapp), dopo aver invitato i ragazzi ad aprire il libro della catechesi alle pp. 46 e 47, comunichiamo che racconteremo brevemente le vicende che riguardano la vita dell’Apostolo Pietro, di san Filippo Neri, di Paolo VI e di Chiara Lubich. (Vedi le brevi biografie in calce all'articolo). Mostriamo le loro immagini e, per sostenere l’attenzione che in piattaforma è sempre molto limitata, spieghiamo che durante le presentazioni biografiche diremo quali sono i doni che i santi di cui parleremo hanno testimoniato nell
a loro vita: appena li sentiranno pronunciare, i ragazzi coloreranno la fiammella corrispondente.
(Gli abbinamenti personaggi/doni, da usare durante le narrazioni, potrebbero essere i seguenti: Pietro – coraggio, lode a Dio; San Filippo Neri – gioia, lode a Dio; Paolo VI – dialogo, creatività; Chiara Lubich – dialogo, entusiasmo).
*Terminata l’attività precedente, mostriamo l’immagine del volontario in parrocchia (vedi foto precedente, immagine a p. 46 in fondo a sinistra) e chiediamo ai ragazzi di pensare a un operatore (o a un'operatrice) parrocchiale (può essere un presbitero, una catechista, un lettore, un cantore, un ministro della comunione eucaristica, un operatore della Caritas, il cuoco delle feste patronali…) e colorare le fiammelle della sua testimonianza.

Vissuto

Quinta, sesta, settima, ottava esperienza (lettura dei doni dello Spirito nel vissuto dei genitori e di un’altra persona a piacere; esplorazione interiore per scoprire i doni dello Spirito nella propria vita; gioco relazionale "I doni di famiglia")
*Con un video messaggio (o immagine più audio messaggio), mostriamo ai ragazzi l’immagine della coppia a p. 47 del sussidio e diciamo che rappresenta i loro genitori. “Quali doni dello Spirito mamma e papà testimoniano nella loro vita? Ad esempio per la mamma potresti scegliere CREATIVITÀ, perché le torte che cucina lei sono dei capolavori (e poi ha sempre un sacco di bellissime idee), ma anche GIOIA, perché ti basta vederla per sentirti felice, e magari anche LODE A DIO, perché dice sempre le preghiere con te, e così via… sul bigliettino da dare al papà potresti scrivere CORAGGIO, o DIALOGO… insomma vedi tu… Anche per loro, colora le fiammelle.”
* Con un altro video messaggio (o immagine più audio messaggio), mostriamo l’immagine dell’ombra in basso alla p. 47 (vedi fotografia precedente) e spieghiamo: "Perché un'ombra? Perché dovete decidere voi di chi si tratta! Pensate a un vostro conoscente (o a un parente, o a un'amico) che più di altri testimonia nella sua vita i doni ricevuti dallo Spirito Santo e anche per lui (o lei) colorate le fiammelle".
* Con un terzo video messaggio (o immagine più audio messaggio), mostriamo l’ombra in alto alla p. 47: “Quest’ombra rappresenta te. Hai imparato a guardare le persone con gli occhi di Gesù, ora guarda te stesso sempre in questo modo: quali doni ti ha dato lo Spirito Santo? Ad esempio sei un creativo o un coraggioso, oppure uno a cui piace lodare Dio, o sei sempre felice... Traccia un cerchio intorno alle fiammelle che contraddistinguono la tua vita e la tua testimonianza e non dimenticare di ringraziare lo Spirito per ciò che ti ha dato”.
*Con un audiomessaggio, invitiamo i ragazzi a organizzare un breve gioco di famiglia. Si tratta si scambiarsi i doni dello Spirito: “Prepara un numero di bigliettini corrispondente al numero dei famigliari moltiplicato per se stesso (ad esempio, se siete in quattro ci vorranno sedici bigliettini, cioè 4x4, se siete in cinque venticinque, cioè 5x5 e così via). Dopo cena, quando sarete ancora tutti a tavola, distribuisci i bigliettini in numero uguale ai tuoi famigliari, poi mostra loro i sei doni dello Spirito riportati nelle pagine 46 e 47 del tuo catechismo e invitali a sceglierne alcuni per scriverli nei bigliettini da dare agli altri. Per i genitori riprenderai i nomi relativi alle fiammelle che hai colorato; per i fratelli e le sorelle invece ne penserai altri. I tuoi famigliari faranno la stessa cosa e alla fine ognuno di voi avrà un po’ di bigliettini che gli diranno com’è, secondo le persone che ama maggiormente: sarà una bella sorpresa e un’esperienza divertente, ma soprattutto aumenterà la stima tra voi e questo vi unirà di più.”

Preghiera

Ottava esperienza (preghiera familiare)
Con un messaggio scritto o audio, invitiamo i ragazzi a inserire nella preghiera serale della famiglia, dopo il segno della croce, la supplica di madre Teresa che si trova in basso alla p. 45 del sussidio. 
Si potrebbe leggerla in silenzio, in modo che ognuno la faccia propria, e poi concludere come sempre con il “Padre nostro”, l’abbraccio e la benedizione.

Appendice 

S. Filippo Neri

San Filippo Neri visse nel 1500, prima a Firenze e poi a Roma, una città a quei tempi pericolosa.  Lui però fu molto coraggioso nel predicare il Vangelo. Era un prete e radunò un gruppo di ragazzi e di ragazze di strada, li avvicinò alla fede e alla preghiera e si divertiva molto con loro, cantando, lodando Dio e giocando. Aveva un carattere burlone, e per questo fu chiamato il «santo della gioia» o il «giullare di Dio».

Chiara Lubich

Chiara Lubich visse nel 1900 in Italia. Era un'insegnante e fondò un movimento cristiano che, in maniera innovativa e con entusiasmo, lavorava e lavora ancora oggi per l'unità e il dialogo tra i popoli e per la fraternità tra tutti gli uomini. Il Papa Benedetto XVI disse che Chiara fu una donna di grande fede, di speranza e di pace. 

Paolo VI fu un grande Papa. Visse nel 1900, prima a Brescia, dove nacque, poi a Milano, dove fu il nostro cardinale, e infine a Roma, dove fu il Papa che guidò con grande intelligenza e creatività il Concilio Vaticano II, promuovendo il dialogo all'interno della Chiesa  e con il mondo. 

Mariarosa T.

Immagine di copertina tratta da EDUCATIONAL ILLUSTRATIONS di Sara Ugolotti