Suggerimenti per il colloquio degli insegnanti con i genitori
1 - DARE SPAZIO ALL’ASCOLTO
6 – DARE DELLE INDICAZIONI CONCRETE
(E QUINDI TROVARE ELEMENTI GRATIFICANTI E RASSICURANTI)
INCOMINCIARE CON IL POSITIVO
"La vostra bambina è molto intelligente ed estremamente sensibile; è attirata dai suoi compagni, che le vogliono molto bene".
PARLARE CON CHIAREZZA, SENZA SCONTI E SENZA ENFATIZZARE
"É anche molto vivace, non riesce a stare ferma, e questo le impedisce a volte di imparare come dovrebbe e potrebbe, perché, come spesso succede, la vivacità è causa di distrazione e diminuisce molto i tempi di attenzione".
STARE AI FATTI
"La bimba capisce tutto molto in fretta, ma spesso, dopo aver incominciato bene il suo lavoro, si perde e sbaglia, oppure non porta a termine il compito assegnato".
EVITARE DI ESPRIMERE GIUDIZI NEGATIVI
"Questo non succede per colpa sua: il calo di attenzione non dipende da lei, è qualcosa che la prende alla sprovvista. Si tratta di un problema che hanno molti bambini, forse perché viviamo in un tipo di società che chiede molto e marcia a ritmo accelerato".
TENERE CONTO DEI SENSI DI COLPA PARENTALI E ASSUMERE UNO STILE INCORAGGIANTE
"Voi state facendo del vostro meglio per seguirla, soprattutto se si tiene conto del fatto che lavorate entrambi. La bimba vi è molto affezionata".
DARE DELLE INDICAZIONI CONCRETE, MANTENENDO I RUOLI
"Finché rimane alla scuola dell’infanzia, i suoi problemi sono sotto controllo, ma alla scuola primaria sono destinati ad aumentare, perché lì l’ambiente è più strutturato e le richieste molto più elevate; quindi, se non facciamo niente per lei, rischiamo di metterla in una situazione di serio disagio.
"Questo non succede per colpa sua: il calo di attenzione non dipende da lei, è qualcosa che la prende alla sprovvista. Si tratta di un problema che hanno molti bambini, forse perché viviamo in un tipo di società che chiede molto e marcia a ritmo accelerato".
TENERE CONTO DEI SENSI DI COLPA PARENTALI E ASSUMERE UNO STILE INCORAGGIANTE
"Voi state facendo del vostro meglio per seguirla, soprattutto se si tiene conto del fatto che lavorate entrambi. La bimba vi è molto affezionata".
DARE DELLE INDICAZIONI CONCRETE, MANTENENDO I RUOLI
"Finché rimane alla scuola dell’infanzia, i suoi problemi sono sotto controllo, ma alla scuola primaria sono destinati ad aumentare, perché lì l’ambiente è più strutturato e le richieste molto più elevate; quindi, se non facciamo niente per lei, rischiamo di metterla in una situazione di serio disagio.
È pertanto necessario acquisire il parere di qualche specialista, per avere delle indicazioni e poterla aiutare nel modo migliore. Esistono nella nostra zona diversi centri specializzati per questi problemi. Noi possiamo darvi l’indirizzo e il numero di telefono dell’ATS. Voi poi ci farete sapere come vi state muovendo e, se sarà necessario, saranno gli operatori stessi a chiamarci per parlare con loro, ma sempre in vostra presenza. Potrebbero bastare due incontri, come è successo a tanti altri bambini".
DARE SPAZIO ALL’ASCOLTO
Continuando a rassicurarli, lasciamo che i genitori parlino a ruota libera, dando voce a tutti i loro timori.
Mariarosa Tettamanti
Immagine di copertina tratta da Stock royalty free con ID: 1557301412