Per adolescenti, preado, genitori, educatori, insegnanti.
I pre-adolescenti e gli adolescenti attraversano un'età in cui la costruzione dell'identità si fa frenetica e diventa un bisogno riflesso: Chi voglio essere io nella vita? Quali sono i miei veri desideri? Come sono in realtà le mie relazioni? Che cosa penso di me e dei miei compagni? Come reagisco di fronte alle difficoltà? Quali sono i miei problemi? Come posso risolverli? Com'è in realtà il mio corpo? Come lo vedono gli altri? Per rispondere a queste domande, le storie ideate "su misura" possono rappresentare uno strumento molto valido, in quanto permettono ai ragazzi di riflettere sulle proprie esperienze e su quelle degli amici, senza però venire allo scoperto in maniera esplicita, dato che l'attenzione viene in prima battuta deviata sui personaggi del racconto.
Prima di lanciare i ragazzi nella discussione, occorre precisare che si tratta di un lavoro che serve a discutere e a confrontarsi e per questo saranno chiamati a esprimere dei giudizi sul comportamento di personaggi inventati. Nella vita reale invece vale ciò che ha detto Gesù Cristo: "Non giudicate". Si possono e si devono giudicare i comportamenti, ma solo per orientarsi nelle proprie scelte, astenendosi dal giudicare le persone.
Le storie che presento sono state costruite a partire dai problemi scritti dai ragazzi in forma privata e inseriti dagli stessi in una scatola mantenendo l'anonimato. Il primo racconto ha coinvolto in una giornata insieme anche i genitori e gli educatori, gli altri sono dedicati ai soli ragazzi. Tutti possono essere usati così come sono, ma ovviamente sarebbe auspicabile che ogni educatore li modifichi in base alle caratteristiche e ai bisogni del proprio gruppo.
Storia di Marianna
Adolescenti, genitori, educatori
Solidarietà nelle relazioni
Marianna, 15 anni, è una ragazza sensibile ed ansiosa. Ultimamente ha qualche problema in famiglia: non si sente più capita dai genitori e si scontra spesso con suo fratello Marco, più grande di lei di un anno.
In classe non si è mai trovata tanto bene: le sembra che i suoi compagni siano falsi e che la prendano in giro per il suo fisico non tanto perfetto (secondo lei è troppo grassa e ha un viso insignificante: in realtà è molto carina, ma ha bisogno di crederci). Ogni tanto pensa al suo futuro e ne ha un po’ paura. A volte si sente così triste che avrebbe voglia di morire. Ha una sola amica, Miriam, ed è innamorata da tanto tempo di Enzo, compagno di studi di Marco.
Un giorno decide di confidarsi con Miriam, ma, con sua grande sorpresa, viene a sapere che anche a lei piace Enzo. Allora decide di scrivere una lettera al ragazzo, per rivelargli i suoi sentimenti, e la imbuca nella sua cassetta della posta. Poco dopo, presa dal timore di aver sbagliato tutto, cerca di parlarne con la mamma, ma si sente rispondere che lei non ha tempo da perdere in stupidaggini: Marianna deve pensare a studiare e non ai ragazzi, altrimenti non combinerà mai niente di buono nella vita. A cena la mamma racconta a tutta la famiglia il problema di Marianna, così il papà rincara la dose dei rimproveri e, quel che è peggio, Marco se ne va ridacchiando in camera e telefona a Enzo, per raccontargli la storia di sua sorella, come se si trattasse di una barzelletta particolarmente divertente. Marianna piange e quella notte non riesce a dormire.
Il giorno dopo va a scuola e scopre che i compagni conoscono i suoi sentimenti nei confronti di Enzo: tutti hanno letto la sua lettera e sembrano molto divertiti. Come se non bastasse, arriva Enzo mano nella mano con Miriam. Disperata, Marianna quella sera stessa tenta il suicidio.
I personaggi sono:
- Marianna
- la mamma
- il papà
- il fratello Marco
- l’amica Miriam
- Enzo
- i compagni di classe
*Consegna per i genitori
Riscrivete la storia a partire dalle parole “Poco dopo, presa dal timore di aver sbagliato tutto, cerca di parlarne con la mamma”. Cercate di arrivare a formulare un finale positivo.
*Consegna per gli educatori
Riscrivete la storia a partire dalle parole “Poco dopo, presa dal timore di aver sbagliato tutto, cerca di parlarne con la mamma, ma si sente rispondere che lei non ha tempo da perdere in stupidaggini: Marianna deve pensare a studiare e non ai ragazzi, altrimenti non combinerà mai niente di buono nella vita. Allora la ragazza prende il telefono e chiama la sua catechista …”. Immaginate di essere la catechista di Marianna e scrivetele una lettera.
*Consegna per i ragazzi
Immaginate d’incontrare Marianna mentre torna da scuola dopo aver scoperto il comportamento dei suoi compagni e soprattutto il tradimento del fratello e dell’amica. Una di voi potrebbe a questo proposito impersonare Marianna e raccontare l’accaduto con accenti disperati. Che cosa le direste? Che cosa pensereste di fare per lei?
Al termine dei lavori di gruppo si può organizzare un incontro in cui i genitori raccontano ai ragazzi il nuovo finale della storia, gli educatori leggono la lettera che hanno scritto e gli adolescenti recitano la scenetta che hanno preparato. Nel frattempo, il conduttore dell'incontro prende appunti e al termine restituisce ciò che è stato detto, evidenziando i consigli emersi.
Storia di Samuela
Preadolescenti
Solidarietà nelle relazioni
Samuela frequenta la prima secondaria di primo grado e ha qualche problema in tutte la materie, ma soprattutto in matematica. Domani c’è la verifica e la ragazza è decisa a studiare per evitare la bocciatura.
Ha appena incominciato a lavorare, quando arriva la sua migliore amica, Marta, che le chiede aiuto: il ragazzo che le piace si è messo con una sua compagna e lei è disperata; tra l’altro i suoi genitori si sono appena separati e Marta sta vivendo un periodo difficile. Samuela non se la sente di mandare via la sua amica e, tra lacrime, parole di consolazione e un vasetto di Nutella, la serata se ne va.
Il giorno dopo Samuela, non avendo potuto studiare, non è in grado di svolgere la verifica e, approfittando della distrazione della prof, chiede aiuto a Marta la quale, essendo molto brava in matematica, non sembra avere nessuna difficoltà. Pur potendo aiutarla, Marta finge di non sentire la richiesta dell’amica e Samuela consegna il compito completamente sbagliato. È molto dispiaciuta e contrariata: ma come, lei ha perso il pomeriggio per aiutare Marta e Marta ora non l’aiuta?
Visto il voto negativo, il papà di Samuela castiga la figlia chiudendola in camera per una settimana, ma la ragazza, per raggiungere il suo gruppo, cerca di scappare dalla finestra, così cade, si procura una storta e deve starsene immobile a casa per qualche giorno. Inesorabile arriva anche la bocciatura. Samuela chiude ogni rapporto con Marta, nonostante i tentativi di avvicinamento di quest’ultima.
Lavoro di gruppo
*Prima fase: riflessione personale. Chi si è comportato meglio secondo te in questa storia? Stabilisci una graduatoria esaminando il comportamento di Samuela, Marta e il papà.
a) …………………………….. (il migliore)
b) ………………………………….
c) ………………………………….
*Seconda fase: discuti con il tuo gruppo per arrivare a una graduatoria condivisa.
a) …………………………….. (il migliore)
b) ………………………………….
c) ………………………………….
*Terza fase: che cosa dovrebbe fare Marta per recuperare l’amicizia di Samuela? Discutete in gruppo.
*Quarta fase: nei panni di Samuela voi che cosa fareste? Discutete
L'educatore sta con i ragazzi e modera la discussione intervenendo il meno possibile; al termine raccoglie quanto detto, sottolineando le buone prassi relazionali emerse.
Gigi e l’antiquario
I desideri dei
ragazzi per la loro vita
Luigi (per gli amici Luigino, Gigi o Gigino) ha quasi dodici anni ed è un ragazzo piuttosto vivace e curioso. Vicino a lui si è da poco trasferito un vecchietto arzillo che ha aperto un negozio di antiquariato. Gigino si sente molto attratto dalla merce esposta nella vetrina e si ferma spesso a guardare i vecchi quadri, i lampadari e i mobili antichi. Quando capita, aiuta Oreste, il proprietario, a cambiare la merce o a dare una ripulita agli oggetti impolverati.
Un giorno Oreste gli fa una proposta: “Luigi, se vieni da me tutti i giorni a darmi una mano, alla fine di ogni mese ti darò un piccolo stipendio”. Il ragazzino dice subito di sì: un lavoretto e qualche soldino gli farebbero proprio comodo.
Passa il primo mese e l’antiquario gli dice: “Puoi scegliere un oggetto tra quelli che stanno nel retrobottega”. Gigi è un po’ deluso: sarebbe questo il suo primo stipendio? Però non si lamenta e passa in rassegna gli oggetti polverosi del magazzino. Alla fine della ricerca, si sofferma su tre cose diverse: una sedia un po’ sgangherata, una bambolina di porcellana che potrebbe regalare alla sua amica segreta Marianna e una vecchia lampada tutta ammaccata. Alla fine decide di prendere la lampada e se la porta via, seguito dal sorriso furbo e compiaciuto del vecchio negoziante.
Arrivato a casa, comincia a pulire la lampada con un po’ di detersivo e … Volete sapere che cosa succede? Sì, sì, proprio così, avete indovinato: accompagnato da tempeste, fulmini e saette esce il genio di Aladino! “Sbrigati a dire i tuoi tre desideri, perché è l’ora della partita Inter Juve e io non voglio perdermela!” tuona Eugenio il genio. Gigino cerca di pensare, ma è preso dal panico: “Tre desideri?” dice “ma io ne ho almeno tremila!”. “Ti do tre minuti” esclama il genio “Non uno di più!”.
Gigi comincia a pensare ai suoi sogni per il futuro: deve chiedere di diventare un calciatore famoso o di avere tantissimi soldi? Poi pensa più in grande: forse è meglio chiedere la pace nel mondo? Oppure sarebbe più opportuno domandare di andare sempre bene a scuola senza bisogno di studiare? Intanto i primi due minuti sono passati. Luigi vorrebbe più tempo, vorrebbe sostare e pensare con calma, rivedere la sua storia e le sue esperienze passate, le scelte giuste e sbagliate che ha compiuto …
Lavoro personale e di gruppo
*Prima fase: riflessione personale
Se tu fossi lì con Gigi, che cosa gli consiglieresti di chiedere al genio? Sogni, desideri, valori a cui ancorare la vita … pensaci bene: non hai confini di tempo per decidere e nemmeno limiti nel numero dei desideri da esprimere! Scrivi in un post it i tuoi desideri per la vita che ti sta davanti.
*Seconda fase: discussione in gruppo
Con i tuoi amici, discuti le tue scelte: le mantieni o, ascoltando gli altri, cambi qualcosa? Lavora sul post it.
Storia di Tina
Adolescenti
Le relazioni affettive
Tina, di Bresso, sta con Gianni, che invece abita a Cormano. La ragazza frequenta l'oratorio e crede nella castità prima del matrimonio; Gianni invece non è praticante e vorrebbe bruciare le tappe.
È sera, il motorino di Tina è fuori uso e i due innamorati non possono incontrarsi. Tina riceve un SMS da Gianni: "Vieni subito, ho bisogno di te". Preoccupata, Tina risponde: "Non posso. Motorino fuori uso". Gianni incalza: "Fatti portare da qualcuno. È urgente, sto male".
Tina chiede aiuto al papà, ma si sente rispondere che lui ha lavorato tutto il giorno, è stanco e lei per una sera può anche stare in casa. La mamma come al solito è fuori: sta dando una mano in parrocchia in chissà quale riunione. Tina allora telefona a Mario, il suo ex, e gli chiede di portarla con la sua moto da Gianni. Mario acconsente, ma pone come condizione che Tina passi prima una mezz’ora al pub con lui.
Tina riesce a rintracciare la mamma al cellulare e le chiede un consiglio, ma lei le dice che ci vuole del tempo per decidere una cosa così importante: se vuole, fra un paio d’ore sarà a casa e ne parleranno con calma. Tina però non può aspettare, così accetta la condizione di Mario e, mentre è al pub con lui, l’amico riesce a strapparle un bacio. Tina è turbata: le dispiace di aver tradito Gianni, ma deve ammettere che il bacio le è piaciuto.
Quando arriva dal fidanzato, lo trova in ottima forma: ha finto di avere bisogno di lei solo per averla con lui per tutta la notte. Contrariata, Tina gli racconta allora ciò che ha dovuto fare per arrivare da lui e non gli nasconde nemmeno il piacere che ha provato baciando Mario. Gianni si arrabbia tantissimo, l’accusa di tradimento e la caccia via in malo modo.
Tina se ne va piangendo e sulla strada incontra Giulio, da sempre innamorato di lei, benché non corrisposto. Quest’ultimo, sentito ciò che è successo, va da Gianni, lo insulta pesantemente davanti a Tina e poi si allontana con lei.
Consegna
*Lavoro personale. Assegna un voto da 1 a 10 ai personaggi del racconto, valutando il loro comportamento (1 a chi si è comportato peggio, 10 a chi si è comportato meglio):
Mamma …….
Papà …………
Tina ……..
Gianni ……
Mario ……
Giulio …..
*Lavoro di gruppo.
a) Con la calcolatrice del telefonino sommate i voti attribuiti da ciascuno di voi ad ogni personaggio: chi si è comportato meglio? Chi è stato il peggiore? Chi di voi non è d’accordo con i risultati della graduatoria?Perché?Parlatene insieme senza pretendere di arrivare a un accordo.
b) Il racconto non è finito, rimane sospeso. Volete provare a immaginare un finale? Dev'essere però un finale originale, non scontato.
L’educatore segue la discussione senza intervenire e commenta solo al termine, riportando il discorso ai valori delle relazioni affettive.
Mariarosa Tettamanti
Immagine di copertina tratta da Portrait / Ritratti di Francesca Liccardi