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La zampa della zanzarina bugiarda


Una storia per ogni lettera dell'alfabeto: la lettera Z

Zita era una zanzara. Era una zanzara come tutte, che però aveva una brutta abitudine: era bugiarda! Infilava le bugie una dietro l’altra e non poteva proprio farne a meno. 

Un giorno la mamma disperata 

andò a chiedere consiglio da una pedagogista, che si chiamava Zelda ed era anche una strega. “Non preoccuparti amica mia” disse Zelda: “ci penserò io”. 

Il giorno dopo,

quando Zita tornò da scuola, la mamma le chiese: “Com’è andata oggi a scuola Zita?”. “Benissimo mamma” rispose la zanzarina: “ho preso dieci!”. Non era vero, ma Zita non se ne curò e tutta allegra si sedette a tavola. Mentre mangiava gli gnocchi al sugo di sangue di bambino … 
ZZZZZ… 
sentì una delle sue sei zampe diventare improvvisamente più pesante del solito. La guardò bene e ciò che vide la fece inorridire: la zampa si era allungata e invece di tre segmenti ora ne aveva quattro! 

Si ricordò del naso di Pinocchio,

ma poi pensò che tutto sommato un pezzo di zampa in più non le avrebbe fatto un gran male e continuò a mangiare senza dire niente. Nel pomeriggio Zita andò in camera sua per svolgere i compiti, ma invece di lavorare continuò a giocare con lo smartphone. Venne l’ora di cena e la mamma le chiese: “Hai svolto bene tutti i compiti Zita?” “Certo mamma!” rispose la piccola zanzara senza esitazione, ma naturalmente non era vero. Mentre mangiava il roast beef al sangue di bue … 
ZZZZZZ … ZZZZZZ 
sentì e la solita zampa divenne ancora più pesante. Zita la guardò e vide che un altro segmento si era aggiunto alla zampetta rendendola più lunga. 

Questa volta Zita si preoccupò,

ma non sapeva che cosa fare e perciò decise di andarsene a letto sperando che l’indomani le cose sarebbero andate meglio. Si trascinò zoppicando nella sua cameretta, mentre la mamma era impegnata a rigovernare la cucina, e si addormentò subito. 

Si svegliò la mattina dopo,

quando la mamma era già fuori casa in cerca di sangue, fece colazione e uscì per andare a scuola. Appena fuori, trovò la sua amica Zaira che si accorse subito della strana zampa di Zita e inorridita le chiese: “Che cosa è successo alla tua zampa?” “Niente, guarda” rispose la zanzarina: “La mia madrina è una fata e mi ha regalato due pezzi di zampetta in più,così posso fare tante cose che gli altri non potranno mai fare!” 
ZZZZZ … ZZZZZ … ZZZZZ … 
Dopo tre spaventosi ronzii, ecco il terzo pezzo di zampa in più!

Terrorizzata Zita scappò

a gambe levate e Zita scoppiò a piangere come una disperata. Si sedette sul marciapiede e aspettò il ritorno della mamma, perché non riusciva più a volare e nemmeno a camminare. 

Verso mezzogiorno finalmente mamma zanzara tornò

e trovò la figlia in un mare di lacrime: “Che cosa è successo? Perché piangi?” chiese preoccupatissima e Zita finalmente disse la verità: “Mamma, non è vero che ieri ho preso dieci!” 
ZUM! 
Ecco sparire un pezzo di gamba
“E non è vero neanche che ieri ho fatto tutti i compiti” singhiozzò ancora Zita “anzi non ne ho fatto neanche uno …” 
ZUM ZUM! 
Ed ecco sparire un altro segmento di zampa.

Rimaneva da sistemare l’ultimo pezzo,

ma ci voleva Zaira, perché la bugia era stata detta a lei. Aiutata dalla mamma, Zita rientrò in casa, prese il telefono e chiamò la sua amica: “Ciao Zaira, ti devo dire una cosa. Quella storia della fata che mi ha regalato dei pezzetti di zampa non è vera …” 
ZUM … ZUM … ZUM! 
La zanzarina non ebbe nemmeno bisogno di terminare la spiegazione, perché si trovò libera dall’incantesimo e da quel giorno non disse più nemmeno una bugia. 

GUARDA BENE IL DISEGNO NUMERO TRE: QUALE LETTERA FORMA LA ZAMPA ALLUNGATA DELLA ZANZARA BUGIARDA? 

Mariarosa Tettamanti

immagine di copertina tratta da "ABC Lettering" di Dangerdust